Il problema non è di poco conto e abbiamo cercato di sdrammatizzarlo un po’ con l’immagine in alto, ma temiamo che questa sia molto vicina alla realtà che attende tantissime persone.

Ci riferiamo ai soldi delle caparre gite scolastiche che centinaia di genitori hanno versato lo scorso anno prima della scoppio della pademia e che ad oggi non hanno più rivisto.


A sollevare la questione, che riguarda moltissime famiglie tortonesi (ma non solo) è stata una nostra lettrice, che ha evidenziato molto bene la situazione, come forse noi non avremo potuto fare, non essendo chiamati in causa.

Vi lasciamo alla lettura di un problema non di poco conto, anche perché parliamo di soldi che le molte agenzie si sono intascate senza effettuare il servizio e restituendo solo un voucher a nome della scuola che non può essere ritirato dalle famiglie.

La lettrice si riferisce al Liceo Peano di Tortona ma crediamo che il problema si comune in molte scuole italiane.

Egregio Direttore,

lo scorso anno nel mese di febbraio è scoppiato il Covid in Italia con conseguenza chiusura scuole a fine febbraio e chiusura di gran parte delle attività per quasi 3 mesi.

A distanza di un anno stiamo ancora affrontando nuovi lockdown a singhiozzo, scuola in DAD e tanto altro. Per quanto riguarda la scuola già da settembre era scontato che non si sarebbero svolte gite.

Ebbene, lo scorso anno avevamo già versato la caparra della gita scolastica non prevedendo la diffusione del Covid che ha bloccato tutto.

Al Liceo “Giuseppe Peano” di Tortona a seconda delle classi e delle gite previste, le caparre variavano dai 100 ai 200 euro.

A distanza di un anno le famiglie non hanno ricevuto ancora il rimborso e non sanno ancora se e quando lo otterranno. A seguito di ripetute richieste la scuola continua a rispondere che le agenzie viaggi hanno rimborsato la scuola tramite voucher da utilizzare questo anno, nonostante fosse ovvio che non si sarebbero fatte gite.

Vorremmo ricordare che nonostante il Liceo Peano sia sempre stata considerata da tutti (dirigenza scolastica compresa) la scuola dei ricchi e dei vip, questo istituto viene frequentato anche da ragazzi studiosi volenterosi e meritevoli figli di persone che non navigano nell’oro.

Vorrei ricordare che molti genitori in questo momento stanno affrontando una grave crisi economica dovuta a chiusure della loro attività risarciti con spiccioli chiamati ristori. Molti di loro stanno ancora aspettando i ristori e da mesi non lavorano e non hanno ancora visto un centesimo.

Molti genitori sono dipendenti in cassa integrazione, o meglio, in attesa della cassa integrazione. Non siamo tutti ricchi e facoltosi.

Se anche il prossimo anno la situazione Covid si dovesse risolvere, non è detto che tutti i genitori riusciranno a mandare i propri figli in gita visto che la loro situazione economica è cambiata. A molti quei 100 o 200 euro farebbero comodo in questo momento.

Inoltre va aggiunto il fatto che molti studenti frequentavano l’ultimo anno quindi cosa se ne fanno del voucher se hanno cambiato scuola? Come potranno usufruirlo?


Non è forse il caso che la scuola si attivi per convertire i voucher e rimborsare le famiglie?

Lettera Firmata