C’è anche la giornalista alessandrina Enrica Giannini tra i giurati del Festival di Sanremo che, a causa dell’emergenza sanitaria, assolverà al proprio compito “a distanza”.
La pandemia e le rigorose misure di svolgimento della 71^ edizione del Festival della Canzone Italiana obbligano infatti l’organizzazione a rivedere o addirittura a cancellare alcuni tasselli della manifestazione musicale più amata e discussa a livello nazionale, che vede la riconferma alla conduzione di Amadeus affiancato da Fiorello.
E così, oltre alla mancanza del pubblico e dell’appuntamento con il Dopofestival, quest’anno non ci sarà neppure la possibilità di sedere in Sala Stampa Ariston per il plotone di giornalisti delle testate italiane ed estere: fra questi un centinaio hanno diritto di voto.
<Sarà un’esperienza diversa, non c’è dubbio – racconta Enrica Giannini, alla sua ottava partecipazione in giuria, accreditata Rai -, ma Sanremo è Sanremo e sono certa che, pur in mezzo a mille difficoltà, riuscirà a stupire e a coinvolgere gli italiani. La pandemia ha rimescolato le carte sia per i cantanti, che dovranno esibirsi senza sentire il calore del pubblico in platea, sia per noi addetti ai lavori, che dovremo esprimere un giudizio senza viverli dal vivo, a stretto contatto, come eravamo abituati fino all’anno scorso>.
In realtà la maratona giornalistica in vista delle votazioni che verranno espresse durante le serate del Festival, in programma dal 2 al 6 marzo, è già partita nei giorni scorsi: <La tecnologia ha saputo dare ritmo alla complessa macchina organizzativa sanremese – prosegue Enrica Giannini, titolare della Diamond, agenzia che si occupa di eventi e comunicazione e che nel 2020 ha compiuto 20 anni –: Zoom, Skype e Webex hanno permesso a me ed ai colleghi di ritrovarci virtualmente vis a vis coi cantanti in gara. Ho partecipato alle loro conferenze stampa e a quelle indette dalla Rai e la settimana che mi aspetta non sarà meno densa di incontri: ogni giorno, infatti, è stata calendarizzata una sequenza di interviste con i protagonisti del Festival. Il fatto di poter celebrare questo appuntamento internazionale è comunque una vittoria della musica nei confronti del virus>.