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Personaggi Alessandrini: Ernesto Camurati, dalla cura del vino a quella dei mobili


Le colline del Monferrato vantano ottimi vigneti di conseguenza occorre conservare questo buon nettare donato dalla natura al fine di corroborare i pranzi. Ernesto con il decorrere del tempo trasforma la sua falegnameria in laboratorio di qualità

L’importanza del legno è fondamentale. Ernesto Camurati, da buon falegname, ben sa come vanno costruiti questi contenitori per i vini, impiega l’esperienza maturata in tanti anni; or è ben più d’un secolo quando inizia in San Salvatore Monferrato l’attività di bottaio.


La bravura dell’artigiano è presto diffusa: un po’ per accontentare gli amici, un po’ per ambizione, s’ingegna a costruire porte, poi qualche persiana, affiancando alla primaria attività, anche la produzione di serramenti.

La famiglia condivide le scelte aiutato dai figli Ercole e Paolo, nel frattempo cresciuti, hanno il desiderio di migliorare, sempre con un certo livello, la gamma dei prodotti; del resto l’azienda ha le attrezzature adeguate per avviare la produzione di mobili, in particolare è versatile per la fabbricazione di cucine.

La ditta ha sempre fatto tesoro di quei valori, insegnati dalle generazioni precedenti, seppur adeguando le tecnologie, trasformate nel corso dei decenni.

La falegnameria, è l’orgoglio dei titolari, con la dovuta attenzione, l’attrezzano, per adattarla alla creazione di arredi per angoli cottura, come suggeriscono le esigenze sviluppate nelle città. Il laboratorio, un tempo avviato per la preparazione di botti, ha spiccato il suo salto di qualità, persevera, amplia i requisiti nel tempo, fin quando i locali non sono più confacenti ad una produzione elitaria.

L’adeguata sistemazione è sentita; San Salvatore non possiede un adatto fabbricato, così nella ricerca, l’occasione si presenta nel vicino Centro di Castelletto, su un’area razionalmente distribuita per settori.

La scelta della materia prima è di fondamentale importanza, dev’essere tradotta in tavole sistemate per l’essiccazione in un luogo ombreggiato ed asciutto; l’attrezzatura meccanica della falegnameria merita ragguardevole attenzione, nel contempo è necessario acquisire le ultime proposte della tecnologia per essere all’altezza di affrontare la concorrenza, riducendo i costi, evitando inutili perdite di tempo.

La cosiddetta, combinata, è una macchina versatile, adatta ai piccoli laboratori, progettata per essere impiegata in cinque differenti lavorazioni, predispone in breve tempo la materia prima per l’assemblaggio. L’apparecchio, oggi, sarà sicuramente superato, ma in questi anni 60, è quanto di meglio la tecnologia sa offrire.

I prodotti usciti dalla falegnameria hanno una richiesta di mercato, i titolari si preoccupano dell’attività produttiva, alcuni locali sono stati riadattati con ricercatezza, hanno ricavato un’area espositiva di prim’ordine, impreziosita da manufatti, frutto di una raffinata lavorazione, atta a premiare la passione per il lavoro di un meraviglioso materiale, donato dalla natura: il legno.

                                                                                           Franco Montaldo

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