Fate presto per il turismo, prima che sia troppo tardi: è l’esplicito grido di aiuto contenuto nella petizione promossa da Federalberghi e indirizzata al presidente Conte ed ai ministri Franceschini, Gualtieri, e Patuanelli, “per sollecitare il Governo italiano a intervenire con urgenza a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo”.
Un atto estremo, decisamente ultimativo come spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: «l’importanza che il turismo riveste per l’economia italiana, rammenta i danni devastanti subiti dalle strutture ricettive e termali a causa della pandemia, con una perdita di flussi turistici e di fatturato superiore al 50% che in alcune località arriva anche all’80%».
Bocca elenca gli interventi principali richiesti dagli albergatori: riconoscimento di ristori efficaci, che ristabiliscano equità per l’anno 2020 ed accompagnino le imprese anche nei mesi a venire; interventi sulla liquidità (proroga delle rate dei mutui e concessione di prestiti ventennali); esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte (in primis Imu, Tari e canone Rai); sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione, riduzione dell’aliquota Iva al 5% in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei; sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale e sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi».
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Di Andrea Lovelock