Prosegue la telenovela sull’ospedale di Tortona che, a nostro avviso, rischia di peggiorare la situazione, anche se sarà difficile perché peggio di così….
Ma andiamo con ordine: mentre la pandemia non è ancora conclusa e non si sa quando il nosocomio smetterà di essere solo riservato ai pazienti Covid e tornerà ad essere un presidio ospedaliero aperto a tutti, con tanto di Pronto Soccorso efficiente e funzionate, la Regione, adesso, sembra cambiare nuovamente idea e dal possibile affidamento al privato, ha deciso di percorrere la strada di un potenziamento, almeno a parole, dell’ospedale tortonese avviando quelle che forse potrebbero essere le ennesime promesse mai mantenute.
Il Sindaco Federico Chiodi, infatti, ha annunciato che a proposito del futuro dell’ospedale di Tortona c’è una novità: “Ricorderete – dice Chiodi – che i 40 sindaci dei Comuni del tortonese avevano inviato una comunicazione in Regione in cui si chiedeva di prendere di mettere in atto una strategia di rilancio per l’ospedale di Tortona (o attraverso il pubblico o mediante gestione al privato -ndr) e nei giorni scorsi si è svolta presso l’assessorato regionale alla Sanità una riunione dove è stato dato mandato all’Asl di Alessandria di studiare un potenziamento del nostro ospedale. La prossima settimana insieme al presidente del Cisa incontrerò i nostri referenti a livello sanitario per discutere degli esiti di questa riunione e del progetto che dovrà essere sviluppato a breve per il potenziamento dell’ospedale.”
Va detto, però che, per stessa ammissione del Sindaco Chiodi, l’eventuale potenziamento dell’ospedale di Tortona da parte dell’ASL dovrà essere fatto per ora “nei limiti della normativa vigente” che significa non poter avere i tanto agognati reparti di Cardiologia, Dea, e tanti altri di cui era dotato, fino a pochi anni fa il nosocomio cittadino, perché, come noto, la normativa vigente, assegna tutto a Novi Ligure. Ma, allora, che razza di potenziamento potrebbe mai fare l’ASL, oltre a riaprire l’ospedale al territorio e realizzare la Fisiatria?
Poco altro perché appunto la normativa vigente non lo consente.
Ecco perché abbiamo parlato di ennesima (e inutile) telenovela e sarebbe forse ora che i cittadini si ribellassero e dicessero basta a quella che sembra veramente un ennesima inutile puntata di una serie televisiva molto scadente, dove a perderci è soltanto la popolazione, perché senza essere dei maghi o veggenti, è facile prevedere cosa potrà fare l’ASL per “potenziare” l’ospedale di Tortona “nei limiti della normativa vigente“.
….a meno che questo non sia un passaggio politico per “giustificare” l’atto regionale verso un affidamento al privato dell’ospedale: “I Sindaci hanno chiesto apertura di reparti e attività che la vigente normativa non consente per cui, per accontentarli l’unica strada è affidare la gestione dell’ospedale al soggetto privato, come chiesto dai Sindaci.” Questo potrebbe essere scritto in un’ipotetica delibera in cui si decidesse di affidare al privati al gestione dell’ospedale di Tortona, giustificando il tutto con questi “passaggio” all’ASL incaricata di studiare un possibile potenziamento.
Ma se così fosse perché perdere ancora altro tempo? Lo sanno tutti che i reparti chiesti dai Sindaci non possono essere realizzati “nei limiti della normativa vigente” e che le strade da percorrere sono soltanto due: o cambiare la normativa vigente e la Regione può farlo visto che è stata lei ad approvare la quella in vigore che ha depauperato il nosocomio di Tortona, oppure affidarne la gestione al privato. Non ci sono altre strade per realizzare i reparti chiesti dai Sindaci.
Come al solito, invece, la politica ha scelto di non prendere alcuna decisione ma di temporeggiare, perdendo ulteriore tempo in un settore così importante come quello della Sanità.
Perdonatemi ma tutto questo, francamente, sembra un’ulteriore presa per i fondelli nei confronti della popolazione somara, che tanto non conta nulla e deve piegarsi al volere di chi comanda.
Alla faccia della democrazia e delle decisioni.
Angelo Bottiroli