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Benefattori di ieri e di oggi per l’ospedale di Alessandria: il grazie degli operatori sanitari

Una giornata per dire grazie. Grazie ai numerosi benefattori che attraverso piccoli e grandi gesti di attenzione hanno fatto sentire meno soli tutti gli operatori impegnati in prima linea contro il Covid: grazie per la loro sensibilità, per il loro affetto, per le loro preziose donazioni e per il calore che hanno trasmesso anche a distanza.

Non poteva mancare proprio quest’anno la tradizionale “Cerimonia del Grazie” che, anche se virtualmente, ha permesso all’Azienda Ospedaliera di Alessandria di ricordare attraverso un video tutti i benefattori che durante il 2020 hanno fatto la differenza donando attrezzature, fondi o anche solo i graditissimi beni alimentari che hanno allietato le giornate difficili di tutti gli operatori aziendali. “Se siamo riusciti a superare questo anno difficilissimo, se i nostri operatori sono riusciti a resistere anche in condizioni di stress, se siamo riusciti ad ampliare le nostre capacità di cura e di risposta in un momento di difficoltà come le due ondate emergenziali – ha infatti sottolineato il Direttore Generale Giacomo Centini – è anche grazie a voi, al vostro supporto e al vostro impegno nel trasmettere a tutti noi affetto e vicinanza. A tutti indistintamente va quindi il mio sincero grazie a nome dell’Azienda e della comunità che, con il vostro contributo, abbiamo potuto continuare a servire in termini di assistenza e ricerca”.


Ed è proprio sull’importanza del dono e sul suo valore che si è concentrato l’intervento di Roberto Cagliero, Direttore Fundraising della Fondazione Humanitas per la Ricerca, nonché dell’Humanitas Research Hospital e dell’Humanitas University, che ha ricordato come il sostegno alla ricerca scientifica non costituisca mai un gesto fine a se stesso poiché “la prerogativa della ricerca è quella di travalicare ogni confine e non di rimanere chiusa nelle mura di un laboratorio perché quello che si scopre può essere utile al mondo intero. La raccolta fondi deve essere quindi uno strumento per raggiungere questo fine comunitario, non il fine stesso: come indica la parola, per essere efficace deve presupporre una “semina” precedente e non solo un chiedere, deve perseguire una causa che porti a sua volta benefici anche tangibili alla società”. Riflessioni che ben si inseriscono dunque all’interno delle progettualità portate avanti dall’Azienda Ospedaliera in collaborazione con Solidal per la Ricerca a supporto della ricerca scientifica e dell’alta formazione dei propri operatori, anche in linea con il percorso di riconoscimento a IRCCS.

La giornata è stata però anche l’occasione per ricordare come la cultura del dono sia stata sempre molto presente nell’alessandrino e abbia da sempre caratterizzato il forte legame tra l’Ospedale e la sua comunità di riferimento. La carrellata di Opere Pie, ritratti e busti presentati dall’architetto e fotografa Elena Franco – ideatrice della mostra “Hospitalia” che ha visto coinvolti in un progetto di valorizzazione spaziale anche i presidi aziendali realizzati dai Gardella –, parte del patrimonio storico e artistico aziendale, ne è stata proprio la testimonianza: “La rappresentazione iconografica della solidarietà avviene con la speranza di convincere altre persone a fare del bene, ricorrendo a una comunicazione efficace e originale che, attraverso l’immagine, deve coinvolgere l’intera comunità. Ed ecco che l’Ospedale di Alessandria, che fin dalla sua fondazione, attraverso la Congregazione che lo amministrava, ha incoraggiato la beneficenza, può vantare oggi un corposo numero di ritratti di benefattori commissionati dal XVII al XX secolo, oltre a diversi busti marmorei risalenti al XIX e XX secolo che ornano i suoi spazi in ricordo dei tanti benefattori del passato”.

Non sono infine mancati i saluti delle istituzioni locali che anche in questa quarta giornata di celebrazioni di Sant’Antonio hanno voluto sottolineare la loro vicinanza. A partire dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria Luciano Mariano: “Questo grazie sicuramente viene dal cuore, ma non si può limitare alle parole: per questo la Fondazione continuerà a lavorare per rafforzare la collaborazione con l’Ospedale e concretizzare questo ringraziamento agli operatori”. Una promessa che ha fatto propria anche Gian Paolo Coscia, Presidente Camera di Commercio Alessandria-Asti, ricordando la sinergia soprattutto in termini di progetti universitari: “Dopo aver attivato il Corso di Laurea in Medicina in Alessandria, l’impegno è quello di proseguire il nostro contributo attivo nel fornire insieme all’Azienda rispose non solo sanitarie alla nostra comunità”. “Una bellissima festa che ci invita a riflettere sul significato del rapporto tra salute e società, legate dal ponte della medicina e che vede l’Università attiva su entrambi i fronti nel supportare il diritto alla salute attraverso la formazione degli operatori” è la dichiarazione di Serena Quattrocolo, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali UPO. Un saluto speciale infine è arrivato da Ilena Spriano, a capo della Delegazione FAI Alessandria che tanto si è spesa nel 2020 e non solo nella valorizzazione del patrimonio storico dell’Azienda: “Con la partecipazione al decimo censimento dei Luoghi del cuore FAI con la Chiesa di Gardella abbiamo dimostrato di aver voglia di lottare e di rinascere nonostante le avversità, salvaguardando un gioiello italiano che unisce bellezza e salute”.

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