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Labbro leporino: a quale età è consigliabile sottoporre i bambini all’intervento?

Il labbro leporino è una malformazione piuttosto diffusa nella popolazione pediatrica e che da diversi anni è oggetto di svariate ricerche scientifiche. Lo scopo degli studi scientifici è individuare le cause alla base di questa malformazione, così da accrescere le nostre conoscenze a riguardo e da migliorare le nostre strategie di prevenzione e di intervento.

Queste ricerche scientifiche hanno grande importanza per tutti coloro che sono nati con delle malformazioni. Bisogna tener conto del fatto che le malformazioni facciali come la palatoschisi hanno un notevole impatto sulla qualità di vita. Avere una palatoschisi comporta innanzitutto un’alterazione dello sviluppo, dal momento che la corretta conformazione del palato è necessaria per imparare a parlare, per respirare correttamente e per deglutire in maniera fisiologica. A ciò si aggiunge che le malformazioni facciali possono anche alterare la vita di relazione e creare nei soggetti che ne sono affetti delle difficoltà ad essere accettati dalla società.


Labbro leporino: come e quando intervenire

Il labbro leporino è uno dei difetti facciali che si osservano nei pazienti con labiopalatoschisi. Si tratta di una malformazione a livello del labbro superiore: il labbro superiore si solleva e ciò rende impossibile coprire interamente i denti, determinando un peggioramento dell’aspetto del volto. Il labbro leporino può avere un impatto negativo sulla vita di relazione e la labiopalatoschisi può determinare degli effetti negativi sullo sviluppo del paziente, motivo per cui è necessario intervenire.

Ai pazienti viene proposto un intervento chirurgico, volto a correggere la labioschisi così da garantire il corretto sviluppo della fonazione, della respirazione e della deglutizione. L’intervento chirurgico richiede un’anestesia generale ed ha una durata di circa un’ora. Affinché si possano avere dei risultati concreti sullo sviluppo del paziente, di solito questa prestazione sanitaria deve essere eseguita quando il paziente pediatrico ha quattro o cinque mesi, tardare troppo significa ridurre i benefici derivanti dall’intervento. L’intervento può comunque essere eseguito entro l’anno di età per ottenere dei risultati soddisfacenti.

Il problema degli specialisti nei paesi in difficoltà

I pazienti che nascono con una labiopalatoschisi in un paese come l’Italia riescono ad accedere senza problemi all’intervento chirurgico necessario per la correzione della malformazione. Lo stesso non si può dire sfortunatamente per i tanti bambini che nascono con delle malformazioni facciali nei paesi del terzo mondo e che vivono in condizioni sociosanitarie non all’altezza.

Questi pazienti pediatrici non meritano di essere lasciati indietro, anche questi bambini hanno diritto a vivere una vita felice, ad avere una crescita fisiologica e a godere di una normale vita di relazione come tutti i loro coetanei. Il problema è che gli interventi chirurgici correttivi hanno un costo elevato e non sempre si riescono a recuperare le risorse economiche necessarie.

Per questo la onlus Operation Smile ha deciso di dedicare la sua attività per recuperare i fondi necessari per garantire a questi bambini interventi chirurgici di qualità. Inoltre, si occupa di inviare personale medico specializzato nei luoghi in cui è richiesto e di formare il personale sanitario presente sul luogo, garantendo al contempo le risorse per eseguire gli interventi chirurgici di correzione delle malformazioni facciali.

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