I limiti d’orario, con la chiusura anticipata alle 18 per le attività di ristorazione, che proseguirà fino al prossimo 24 novembre, sta condizionando in modo negativo la vendita di pesce fresco locale, che da sempre trova nel canale Ho.re.ca un importante mercato di sbocco, per la sua indiscussa freschezza e qualità.

È quanto afferma Coldiretti Liguria sottolineando che, prima dell’emergenza Coronavirus, la spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa, era pari al 35% del totale dei consumi alimentari. È quindi consequenziale che lo stop serale per le attività di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie ecc…) e la diffusione dello smartworking che taglia le pause pranzo, sta avendo, a cascata, pesanti ripercussioni sull’intero settore agroalimentare e in particolare sul settore ittico locale, sul quale pesa anche la diminuzione delle vendite al dettaglio, dal momento che la riduzione delle uscite per gli acquisti domestici, fa orientare i consumatori verso conservati e surgelati, che peraltro in 9 casi su 10 contengono prodotto straniero.


“Il calo delle richieste da parte di ristoranti ed i cambi delle abitudini alimentari delle famiglie – afferma la Responsabile di Coldiretti Impresa Pesca Liguria Daniela Borriello – stanno penalizzato la nostra pesca e tutte le attività ad essa connesse, con il paradosso di favorire ulteriormente le importazioni dall’estero e la perdita di nuove quote di mercato da parte di quello ligure. I nostri pescatori, che non si sono fermati neanche durante il lockdown per garantire sempre prodotto freschissimo alle famiglie, continuano a portare a terra i prodotti della nostra costa, prodotti che potete sempre trovare (mare permettendo) in vendita diretta presso le banchine liguri, mentre stanno ricominciando  le consegne a domicilio di pesce e mitili, molto apprezzate soprattutto dalle persone che hanno più difficoltà a muoversi, oltre alla vendita d’asporto di piatti a base di pesce sapientemente cucinati dai nostri ittiturismi. È importante che tutti noi sosteniamo questo settore fondamentale per l’economia ligure, scegliendo di acquistare sempre solo pesce di stagione interamente a miglio 0, sicuramente più fresco e di maggiore qualità rispetto a quello che ha dovuto percorrere migliaia di km per raggiungere le nostre tavole”.  

“La chiusura anticipata imposta alla ristorazione con cui, a livello nazionale, si perdono 6 clienti su 10 (63%) che almeno una volta al mese scelgono di mangiare fuori casa la sera, – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato Confederale Bruno Rivarossa – sta avendo un duro impatto sull’intera filiera agroalimentare, e il nostro settore ittico è sicuramente uno di quelli che ne sta subendo le maggiori conseguenze. Augurandoci che si torni presto ad una nuova normalità, è indispensabile, fin da subito, salvaguardare le nostre produzioni d’eccellenza e l’economia della nostra regione. Il settore ittico si trovava già  gravato e penalizzato da regolamenti europei molto stringenti, e il calo delle vendite, con tutto quello che ne consegue, sta ulteriormente impattando sulla situazione: è per questo che, nonostante la riattivazione del canale di vendita a domicilio, è fondamentale prevedere un adeguato sostegno economico lungo tutta la filiera e misure ad hoc che aiutino a superare il periodo”.  

Coldiretti Liguria