In genere non pubblichiamo smentite che riguardano altri giornali, ma stavolta i colleghi del quotidiano “la stampa” a quanto pare, devono averla fatta davvero grossa se i sette sindaci delle città centro-zona della provincia di Alessandria hanno sentito il dovere di rispondere compatti a certe affermazioni fatte dai colleghi che, secondo i sindaci, non sarebbero veritiere.
Abbiamo deciso questo strappo alla regola perché sulla salute dei cittadini non si scherza. Troppo serio l’argomento in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo.
Non sappiamo cosa abbiano scritto i colleghi del quotidiano piemontese, perché in genere non leggiamo mai cosa scrive la concorrenza, però crediamo che la responsabilità di un giornalista, specie in momenti come quelli attuali, sia molto grande e proprio perché noi giornalisti amministriamo un potere notevole e in grado di influenzare i cittadini, noi di Oggi Cronaca abbiamo deciso che valutiamo SEMPRE i vari punti di vista e soltanto dopo decidiamo se e cosa pubblicare, anche se si trattasse di un cosiddetto scoop o una notizia che abbiamo soltanto noi.
Come scriviamo ne “Il nostro modo di fare giornalismo” (https://www.oggicronaca.it/2018/02/nostro-modo-giornalismo/) “se non trovate qualche articolo che altri hanno pubblicato significa che non abbiamo avuto riscontri oggettivi per cui preferiamo non dare la notizia.”
Di seguito la smentita dei 7 sindaci sull’articolo de “la stampa”
SANITÀ, I SINDACI CENTROZONA DI ALESSANDRIA: «NESSUNA GUERRA DEGLI OSPEDALI»
In merito all’articolo In Piemonte scoppia la guerra degli ospedali, pubblicato mercoledì 11 novembre 2020 su “La Stampa”, come sindaci centrozona della provincia di Alessandria ci sentiamo di fornire alcune precisazioni per confutare i contenuti riportati.
“Non c’è nessuna guerra tra città e città o paese contro paese. Le guerre di campanile non appartengono al modo di pensare dei rappresentanti territoriali che devono affrontare oggi un’emergenza sanitaria di grande portata sociale. I nostri ospedali sono all’interno della rete sanitaria regionale, nella quale vengono sviluppate le strategie e l’organizzazione più opportune e adeguate per superare questa fase critica. Le strutture ospedaliere sono pensate per tutti i cittadini, senza distinzione di latitudine o longitudine. Durante la prima fase dell’emergenza sanitaria, ci siamo messi a disposizione del territorio regionale e siamo orgogliosi di averlo fatto. Per vincere questa sfida occorre solidarietà e non c’è spazio per le lotte campanilistiche.
Noi manifestiamo la nostra preoccupazione per quanto riguarda i servizi essenziali e fondamentali all’interno dei presidi ospedalieri per la cura dei pazienti con sintomatologie diverse dal Covid19, che in prospettiva devono essere migliorati e per questo ci stiamo confrontando con la direzione aziendale dell’Asl di Alessandria. Anche nell’ambito dell’emergenza sanitaria è indispensabile ci siano garanzie che i malati Covid del nostro territorio possano avere tutte le cure necessarie, e riteniamo opportuno sapere dove si intendano assistere questi malati.
Vogliamo sottolineare l’apprezzamento per il grandissimo lavoro che infermieri ADI e unità USCA stanno svolgendo sul territorio, che riducono fortemente la pressione sulle nostre strutture ospedaliere. Riteniamo che sia opportuno prendere in considerazione al più presto un rafforzamento di queste unità affinché si possa rispondere adeguatamente alla crescita del contagio sul territorio alessandrino.
Le notizie di una lotta fratricida tra i territori non ci appartengono: questa emergenza è una battaglia di tutti, che deve essere combattuta da tutti e vinta da tutti.”
I sindaci
Cuttica di Revigliasco
Riboldi
Cabella
Chiodi
Oddone
Lucchini
Lantero