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A Tortona e Alessandria striscioni contro il nuovo DPCM di un governo che non piace a molti

Striscioni davanti alle sedi istituzionali contro il nuovo Dcpm di ottobre, sono comparsi ieri in oltre 100 città in tutta Italia fra cui anche a Tortona sul cavalcavia in Corso Alessandria e nel capoluogo provinciale in via Gentilini, davanti il provveditorato del lavoro.

Oltre che all’ingresso di prefetture, palazzi comunali, Municipi e Regioni, anche sui social network stanno circolando immagini degli striscioni che recitano “la vera emergenza è questo governo”.


A firma dell’azione e degli striscioni semplicemente un tricolore, che rappresenta “alcuni italiani che non si arrendono”, come si definiscono gli organizzatori della protesta che hanno affisso striscioni da Roma a Milano, da Bolzano alla Puglia e perfino nelle isole.

“La vera emergenza – si legge in un comunicato stampa arrivato anche al nostro giornale – è un governo nato da un inciucio e non votato dagli italiani, che per governare e per non dare la parola di nuovo ai cittadini preferisce terrorizzarli, imbavagliarli e metterli gli uni contro gli altri. Un governo abusivo che ha lasciato famiglie senza stipendi, che nonostante la crisi economica chiede tasse a imprese e commercianti, che ha millantato miliardi da Bruxelles con il Recovery Fund e che invece non ha ancora ricevuto un euro da quell’Unione Europea che non vede l’ora di farci firmare il MES per metterci la Troika in casa. Un governo che trova i soldi per sanare clandestini, che toglie le multe alle Ong ma continua a tassare gli italiani, un governo che ti impone la mascherina all’aperto, che ti dice in quanti puoi celebrare il tuo matrimonio o il tuo funerale per poi spalancare porti a centinaia di immigrati, gli stessi stipati e ammassati nei centri di accoglienza. La vera emergenza è questo governo che utilizza il Covid per portare avanti politiche, come lo Ius Soli, che gli italiani chiamati alle urne hanno già bocciato. Un governo che resta lì aggrappato, decreto dopo decreto, per perseguire soltanto i propri scopi – conclude il comunicato – sulla pelle degli italiani”.

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