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Domenica a Casalnoceto la “Collettiva Errante” appuntamento artistico da non perdere

Nella giornata di domenica 27 settembre, la Collettiva Errante, gruppo di ricerca artistica multidisciplinare, si ritroverà sui prati e sotto gli alberi dei giardini di Palazzo Vaccari a Casalnoceto in provincia di Alessandria, per portare avanti il progetto artistico “per boschi e giardini” iniziato a luglio di quest’anno dopo i lunghi mesi di chiusura. Un progetto che ha mosso i suoi primi passi nel parco del Castello sito in Castelletto di Branduzzo e che si pone come obiettivo il riavvicinamento alla natura come potenza generatrice di vita, ricercata attraverso la via dell’arte e mediante la valorizzazione del territorio e la condivisione di spazi che, altrimenti rimarrebbero chiusi. La ricerca degli spazi espositivi é iniziata sui social, con l’intento di trovare boschi e giardini, che i privati potessero aprire al grande pubblico per vivere, percorrere e  contemporaneamente fruire delle opere artistiche di questo gruppo.

Infatti la Collettiva Errante nasce dalla volontà di cinque amiche, con un sentire comune, di connessione con la natura ed il suo scorrere; cinque menti vagabonde, affamate di nuove vedute, di soglie oltre l’altrove, alla ricerca di quello che col tempo é andato perduto. Un viaggio poeticamente languido alla scoperta delle numerose virtù che il creato possiede e che non aspettano altro che d’esser riportate alla luce e riassemblate sotto nuovi panorami concettuali per donarci pura emozione e armonia globale. Una ricerca caratterizzata dalla profondità di pensiero, rispetto per noi stessi e tutto ciò che ci circonda e al quale, da troppo tempo, ne siamo diventati sordi e ciechi. Non più anonime entità perse in questo tempo di globalizzazione, ma anime ritrovate e riportate alla propria unicità.


Chiara Cebrelli, Monica Sambo, Michela Zelaschi, Carlotta Paesotto e Veronica Shailou  sono le protagoniste di questa bella avventura che in questa data si arricchisce dell’artista Luigi Testino con le sue opere di Art Lignum Design. Luigi, dalle mani fatate e dal cuore grande, trasforma in visibile ciò che a noi é invisibile, realizza lampade ed oggetti con materiali naturali, in particolare legno di castagno e legni di mare della meravigliosa riviera ligure. Prendono vita, così, creazioni dall’evidente spinta vitale e dagli infiniti dettagli da scoprire.

Chiara Cebrelli, pittrice, attraverso le sue opere racconta le atmosfere rarefatte dei boschi, dell’aria, degli animali e dei cieli notturni illuminati da stelle lontane. Lei stessa si racconta: “ Nel momento di chiusura entrai nel bosco silenzioso, con una coperta fatta di nuvole. Come ne uscii… lo raccontano i miei dipinti su legno”. Un viaggio poetico alla scoperta del proprio spirito attraverso le meraviglie della natura, boschi ancora incontaminati, toccati solo dalle nubi, da costellazioni celesti o dai passi leggeri degli animali. Terre di confine dove l’anima si apre a nuove ed antiche esperienze, racconti lontani che rinascono in una nuova veste. Il fitto della vegetazione lascia spazio a squarci di cielo notturno, dove la costellazione delle Pleiadi, le sette sorelle, illumina il cammino dei pochi che cercano la strada di casa. Tinte leggere come acquerelli, che svelano le linee sinuose del legno, si dilatano sul tessuto vegetale dissolvendosi in un’armoniosa danza fatta di bianco e nero.

Monica Sambo é la poetessa del gruppo e porta sui prati verdi le sue Parole Danzanti: “Ogni singola SIL LA BA va ben cucita, col giusto tono, l’esatta frequenza, la precisa cadenza e questo affinché si possano creare abiti che ne esaltino il significato, donarci il gusto del momento e sfamarci d’emozione sfornando la giusta reazione da parte del fruitore. (..) Le parole scritte sono come infiniti corpi fra le nostre dita, collegate con delicati meccanismi ai nostri pensieri, se riusciamo a conferirgli l’opportuna movenza del carattere che gli appartiene, anche lo spettatore ne coglierà il senso del sentimento più meritevole. (..) Le parole scritte sono parte del nostro io, adagiamole con cura, posiamole con la profondità d’un respiro, in fondo in loro, ci siamo noi.”
Così le racconta Monica e durante la giornata di domenica si potranno vedere le poesie dal vero,  coglierne la forte dinamicità e drammaticità, le parole danzeranno letteralmente!

Michela Zelaschi, artista poliedrica, realizza Ricicl-abiti e Nere_nelli
I Ricicl-abiti sono forme composte da frammenti di tessuto vegetale avanzati dalla confezione di abiti realizzati su misura. I lembi non vengono uniti nel modo consueto ma lasciati liberi di sfilacciarsi. La materia vegetale trasformata in fibra può ancora essere libera di librarsi, di muoversi all’aria come se fosse ancora stelo legato alla terra. Il risultato è totalmente inconsueto e il colore presente sulle fibre naturali è ricavato da spezie di cucina, vino e fondi di caffè. Il suo messaggio è semplice: ogni cosa che noi facciamo o creiamo ha un impatto sull’ambiente. Il cercare di riutilizzare il più possibile, impegnandoci a creare meno rifiuti, è doveroso e in questo caso anche meravigliosamente bello.
Michela racconta anche la nascita delle Nere_nelli: “Il contatto con la natura viva e vibrante mi porta a conoscere e guardare piante curiose, grasse, simpatiche e insolite e mi porta a volerne cogliere l’essenza. La costrizione ingiusta della quarantena mi ha oppresso, disgustata e tolto il respiro, ma queste creature vegetali mi hanno aiutato a ritrovare un mondo vivo, sincero, forte, vibrante e  senza compromessi con il quale dialogare. Le ritraggo, le idealizzo, ne vorrei comunicare l’essenza profonda, uso il nero che è l’essenza, il contenitore di tutti i colori. L’ispirazione proviene dalla meravigliosa pittura Sumi giapponese,  la perfezione di un unico gesto non mi basta, lo arricchisco, lo lavo e creo una patina.
Il retro dei fogli si rivestono di vecchi giornali di recupero e ognuno di essi è un collage di immagini, di foto, di parole e all’interno c’è un messaggio, sempre quello: rispettiamo noi stessi, l’ambiente, la bellezza guardandoci dentro, non limitandoci alla facciata”.

Michela Zelaschi, artista poliedrica, realizza Ricicl-abiti e Nere_nelli
I Ricicl-abiti sono forme composte da frammenti di tessuto vegetale avanzati dalla confezione di abiti realizzati su misura. I lembi non vengono uniti nel modo consueto ma lasciati liberi di sfilacciarsi. La materia vegetale trasformata in fibra può ancora essere libera di librarsi, di muoversi all’aria come se fosse ancora stelo legato alla terra. Il risultato è totalmente inconsueto e il colore presente sulle fibre naturali è ricavato da spezie di cucina, vino e fondi di caffè. Il suo messaggio è semplice: ogni cosa che noi facciamo o creiamo ha un impatto sull’ambiente. Il cercare di riutilizzare il più possibile, impegnandoci a creare meno rifiuti, è doveroso e in questo caso anche meravigliosamente bello.
Michela racconta anche la nascita delle Nere_nelli: “Il contatto con la natura viva e vibrante mi porta a conoscere e guardare piante curiose, grasse, simpatiche e insolite e mi porta a volerne cogliere l’essenza. La costrizione ingiusta della quarantena mi ha oppresso, disgustata e tolto il respiro, ma queste creature vegetali mi hanno aiutato a ritrovare un mondo vivo, sincero, forte, vibrante e  senza compromessi con il quale dialogare. Le ritraggo, le idealizzo, ne vorrei comunicare l’essenza profonda, uso il nero che è l’essenza, il contenitore di tutti i colori. L’ispirazione proviene dalla meravigliosa pittura Sumi giapponese,  la perfezione di un unico gesto non mi basta, lo arricchisco, lo lavo e creo una patina.
Il retro dei fogli si rivestono di vecchi giornali di recupero e ognuno di essi è un collage di immagini, di foto, di parole e all’interno c’è un messaggio, sempre quello: rispettiamo noi stessi, l’ambiente, la bellezza guardandoci dentro, non limitandoci alla facciata”.

Carlotta Paesotto, pittrice sensibile ed accurata, dipinge gli animali del bosco. Il bosco per lei é un luogo magico, ha i suoi mille occhi, le sue mille voci e gli animali conoscono il mistero della vita e della morte e possono insegnarcelo. Le parole dell’artista raccontano di una simbiosi creativa con la materia: “ Il legno é il mio elemento e la base per i miei dipinti: ci sono le trame oniriche delle sue venature, la rugosità della corteccia e un intenso profumo di resina che permane nonostante il passare degli anni. Il bosco che dipingo si anima di presenze magiche e guardinghe, come la sfuggente lepre o l’astuta volpe…o come il mio doppio autoritratto, che ricorda quanto sia importante rimanere connessi con le proprie radici. Proprio come in un bosco.” Emozioni intense pervaderanno lo spazio tra voi e l’animale guida, guardando oltre lo saprete cogliere, lo riconoscerete.

Veronica Shailou, pittrice e anima delicata del gruppo, arriva da Genova con un bagaglio di esperienza ed energia che incanalerà in alcuni momenti intensi di meditazione. Davanti alle sue opere ci si potrà fermare e soffermare immergendosi in un’esperienza fatta di colore puro e paesaggi onirici, un momento di silenzio interiore in mezzo a tanto frastuono per avere la possibilità di riconnettersi ad una dimensione più naturale. Lei stessa dice: “ Quando ci siamo allontanati dal Cerchio della Vita abbiamo iniziato a dimenticare e a separare il nostro cammino da quello della Natura. Ora nel nostro spazio, nelle nostre relazioni, ci ritroviamo a percorrere un cammino a ritroso per ricostruire il sacro Cerchio della Vita”. Si ritrova quindi, in questa domenica la possibilità di partecipare ad un evento sia culturale che naturale.

La Collettiva Errante vi aspetta domenica 27 settembre a Casalnoceto dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 19.00 per immergersi in una calma atmosfera ricca di bellezza e volta ad un ritorno alla lentezza.

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