L’Assessorato all’Agricoltura ha patrocinato il progetto dell’Ais di Casale Monferrato, partito ieri domenica 6 settembre e che proseguirà fino a maggio 2021 con due appuntamenti mensili.
Obbiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere i vini del territorio, i loro produttori, le cantine del Monferrato casalese, affinché i partecipanti diventino loro stessi ambasciatori delle eccellenze casalesi.
Al momento hanno aderito all’Ais 18 produttori. L’Amministrazione Comunale di Casale ha messo a disposizione un pulmino che parte dal Castello del Monferrato e accompagna il gruppo nelle varie aziende vitivinicole.
La prima visita è stata presso l’azienda di Paolo Angelini. Un affascinante tour tra le vigne dove Mauro Angelini ha spiegato le caratteristiche dei vitigni, la conformazione e come avviene la raccolta delle uve e la loro trasformazione. È seguita la degustazione e l’illustrazione di sei vini.
«È stata una mattinata interessante e formativa– hanno commentato il Sindaco Federico Riboldi e l’Assessore all’Agricoltura Daniela Sapio – Ringraziamo i fratelli Angelini che sono stati molto disponibili, Ais di Casale Monferrato, Paolo Pia ed il Gruppo Stat e l’Ufficio Agricoltura del Comune».
Una bella e interessante iniziativa, l’ennesima organizzata dagli stessi operatori che coinvolge tanti soggetti che lavorano tutti insieme per il territorio di Casale Monferrato mentre a Tortona, a quanto pare, i soggetti che operano all’interno dei vari settori non sembrano molto uniti e non ci riferiamo ovviamente al Comune che il suo, a quanto pare sta cercando di farlo affidando locali, ma ai produttori che sembrano vadano sparsi, ognuno per proprio conto e a seconda delle proprie esigenze.
E’ davvero un peccato perché il vino dei colli Tortonesi non ha nulla da invidiare a quello del Monferrato, ma nel casalese evidente hanno capito che l’unione fa la forza ed hanno coinvolto tutti i soggetti, cosa che invece nel Tortonese l’unione fra chi si occupa di vino, prodotti locali, informazione sembra ben lungi dall’essere realizzata: sembra che si vada in ordine sparso con promozione di un vino presso un giornale piuttosto che un altro, o produttori che privilegiano certi soggetti senza coinvolgerne la totalità. Manca un progetto d’insieme che coinvolga tutti i soggetti, senza il quale la promozione del vino, dei prodotti locali e del territorio tortonese è destinata a fallire.