E’ un Giacomo Perocchio particolarmente soddisfatto quello che presenta il comunicato della Lega della quale è coordinatore per Novi: “E’ una proposta a favore di chi ha sofferto di più ed è in linea con la proposta della Giunta e la riteniamo una scelta di equità. Chi non la vota va contro il mondo del commercio.” La Lega ha avanzato un emendamento che conferma la propria posizione sull’aumento dell’Imu destinandone però il ricavato, stimato in 163.000 euro, a favore del commercio novese. In particolare la quota di due terzi del gettito dovrebbe essere impegnata in quota proporzionale per abbassare l’aliquota Imu di negozi, botteghe, laboratori per arti e mestieri mentre la parte rimanente, circa 55.000 euro, essere utilizzati per istituire un fondo a sostegno dei commercianti che, nonostante le conseguenze della pandemia, avranno regolarmente pagato l’affitto, nonostante la chiusura dell’attività. L’emendamento verrà discusso in una nuova riunione della commissione Bilancio convocata per venerdì 28 luglio alle ore 18 nella sala di rappresentanza del Comune di Novi. Questo mentre è stata ufficializzata la data in cui si terrà il consiglio comunale: è stata confermata quella del primo di settembre, con inizio alle ore 21, nella ormai tradizionale cornice del Museo dei Campionissimi. L’ordine del giorno riguarda la determinazione delle tariffe di Imu e Tari e dei relativi regolamenti oltre alla determinazione dell’Irpef comunale, la sospensione dell’imposta di soggiorno per il 2020 e che come punto principale avrà la discussione e l’approvazione del bilancio di previsione per il triennio 2020-2022. Ma a prendere campo nell’ultima settimana della politica novese è stata la proposta avanzata dalla amministrazione comunale di un aumento di due punti dell’Imu per i contratti di affitto a canone concordato e osteggiato dal gruppo consiliare dei Democratici per Novi che ne hanno chiesto l’eliminazione.
I DEMOCRATICI PER NOVI CONTRO AUMENTO DELL’IMU PRESENTANO EMENDAMENTO
Posizione ribadita da un emendamento presentato lunedì 24 agosto in una nuova convocazione della commissione bilancio. Un emendamento nel quale i Democratici per Novi riconoscevano che la questione inerente il gettito Imu per gli immobili concessi in locazione a canone concordato è da tempo dibattuta nel consiglio comunale di Novi. “Come richiamato più volte dall’Ufficio Tributi comunale-vi si legge-i criteri per accedere a tali fattispecie, definiti su base territoriale dalle associazioni di categoria, risultano a tal punto ampi da aver generato un ricorso ai canoni concordati spesso eccessivo rispetto alle originarie finalità sociali di calmierazione che animano la legge..” Il gruppo consiliare dei Democratici per Novi riconosceva quindi “fondata la possibilità che il Comune apra un ragionamento sul ritocco dell’aliquota, coinvolgendo in questo, con tempi e modi corretti, le associazioni di categoria alle quali spetta la definizione degli accordi stessi.”
Partendo da queste premesse l’emendamento stilato dal gruppo consiliare rilevava come “l’attuale situazione di crisi e di incertezza economica rende assolutamente inopportuno un aumento della pressione fiscale che, quindi, in assenza di un reale e urgente rischio per la tenuta dei conti comunali, sarebbe opportuno evitare per ragioni tanto economiche quanto simboliche.” L’emendamento prende atto che nel bilancio preventivo all’esame del consiglio comunale viene quantificato un gettito Imu per il 2020 pari ad euro 6.751.792 pari agli accertamenti finali dell’anno scorso. La conseguenza che l’ipotetico aumento del gettito Imu, previsto con gettito di 163.000 euro, non è ancora stato considerato nelle previsioni di bilancio. “Il mancato aumento-fanno presente i Democratici per Novi- non provocherebbe squilibri nella proposta di bilancio e non renderebbe necessarie coperture ulteriori.” Inoltre l’emendamento rilevava che il Governo, nell’ambito dei fondi di ristoro per i mancati introiti causati dall’emergenza Covid, con provvedimento di fine luglio, aveva stanziato per il Comune di Novi ulteriori 940.000 euro che non risultano inseriti nella proposta di bilancio e che possono quindi essere messe in gioco in sede di riequilibrio qualora il gettito Imu dovesse risultare sovrastimato. In conclusione riproponeva la posizione di eliminare l’aumento dell’Imu per gli immobili concessi in locazione a canone concordato.
Maria Rosa Porta, coordinatrice regionale di Azzurro donna, invita i consiglieri di Forza Italia a non votare aumento Imu.
A questo punto la posizione dei Democratici per Novi non risultava affatto cambiata rispetto a quanto espresso nel consiglio comunale di giovedì 20 agosto e dal comunicato stampa emesso sabato 22. Risultava quindi sibillina l’affermazione del capogruppo della Lega, Marco Bertoli,ovvero che la maggioranza avrebbe aperto un ragionamento per valutare cosa sarebbe stato meglio fare. Una affermazione che, poco prima, lo stesso Marco Bertoli aveva comunicato al sindaco di Novi, Gian Paolo Cabella, in privata sede. Una affermazione che poteva sembrare una apertura alle posizioni espresse dai Democratici per Novi e quindi un non voler fare muro contro muro. Una posizione che, un attimo dopo, sembrava invece spiegabile con una dichiarazione inviata ai giornali locali da Maria Rosa Porta in veste di coordinatrice regionale di “Azzurro donna”. In questa dichiarazione Maria Rosa Porta afferma di avere seguito con attenzione la discussione in merito all’aumento dell’Imu proposto dalla maggioranza consiliare e questo in quanto il movimento femminile ha particolarmente a cuore la famiglia ed è a conoscenza delle difficoltà che sta attraversando in seguito alla emergenza sanitaria. Auspicando quindi che l’amministrazione comunale di centro destra, alla quale ribadiva l’appartenenza del gruppo consiliare di Forza Italia, tornasse indietro sulle sue scelte, “evitando di mettere le mani nelle tasche dei cittadini.” Maria Rosa Porta ribadiva come Forza Italia era da sempre stata contraria all’applicazione di tasse. Esprimeva quindi un giudizio positivo sull’apertura che aveva auto luogo nella riunione della commissione consiliare al Bilancio da parte di Marco Bertoli e, soprattutto, invitava i consiglieri comunali di Forza Italia “ad essere determinanti per evitare il peggio.” Sembrava, quindi, che la vicenda Imu stesse mettendo a dura prova la tenuta della stessa maggioranza.
Ma la Lega e l’amministrazione comunale stavano lavorando alla elaborazione di un emendamento
I SOLDI DELL’IMU AL COMMERCIO LOCALE.
L’emendamento presentato dalla Lega al sindaco di Novi Gian Paolo Cabella ed al presidente del consiglio comunale Oscar Poletto parte dalla considerazione dell’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia e che ha avuto pesanti ripercussioni anche sull’economia del Novese, con la maggior parte delle attività cittadine che ha dovuto chiudere per decreto e con quelle commerciali che, nonostante l’azzeramento degli incassi, hanno provveduto al pagamento degli altissimi costi di gestione. L’emendamento prende atto di quanto contenuto in quello presentato dai Democratici per Novi ovvero la richiesta di azzeramento dell’aumento dell’Imu per gli immobili concessi in locazione a regime concordato. Rilevando, però, che eliminare questa misura non sarebbe sufficiente per ovviare alla situazione delle categorie maggiormente colpite dalla pandemia. Nelle considerazioni c’è il fatto che le attività economiche sosterranno ulteriori spese a fronte di minori entrate e che, di conseguenza, è dovere del Comune di intervenire, per quanto possibile, per agevolare quelle che, durante il periodo di chiusura, non hanno potuto avere incassi, nonostante il mantenimento dei costi di gestione.
L’altro punto di fondamentale importanza è che la proposta di modifica dell’aliquota Imu da parte della Giunta risponde a motivi di equità fiscale nei confronti delle varie categorie di contribuentie che, con questa misura, l’amministrazione comunale avrebbe a disposizione un gettito stimato di 163.000 euro. Un gettito che nella proposta della Lega verrebbe impiegato per poco più di centomila euro per abbassare l’aliquota Imu degli immobili di negozi, botteghe, laboratori per arte e mestieri e per gli altri circa 55.000 utilizzata per creare un fondo a sostegno dei commercianti che, nonostante il coronavirus, avranno pagato regolarmente l’affitto, nonostante la chiusura dell’attività.
Spiega Giacomo Perocchio: “In merito all’aumento dell’Imu per gli affitti a canone concordato parte delle associazioni era stata sentita ed i più interessati sono stati i pensionati. Proprietari ed inquilini, alla luce dell’aumento dell’Imu, come del resto avvenuto in altre città, troveranno sicuramente un punto di incontro. In più c’era un abuso, riconosciuto dallo stesso partito Democratico e dal gruppo consiliare dei Democratici per Novi, in merito a questo tipo di contratti. Voglio sottolineare, comunque, che non ci sono state rimostranze delle associazioni di categoria nei confronti di questa scelta.” E, quindi, sarcastico: “Solo da Maria Rosa Porta e dal partito Democratico. Mentre la scelta è stata convintamente appoggiata da Luciano Saracino e dalla forza politica dei Fratelli d’Italia.” Conclude quindi ironico: “Ringraziamo l’opposizione consiliare per averci dato spunto di riflessione. La proposta migliore però riteniamo che sia quella presentata dalla Lega e che cerca di aiutare chi ha subito le peggiori conseguenze della pandemia.”
Maurizio Priano