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Manca di acqua a San Bartolomeo, la soluzione è gestire meglio la pressione


Il Sindaco di San Bartolomeo al Mare Valerio Urso ha incontrato oggi pomeriggio i rappresentanti della carta stampata per un aggiornamento successivo all’iniziativa presa ieri, tesa ad interessare direttamente il Prefetto di Imperia circa la mancanza di acqua che si è venuta a creare in molte abitazioni residenziali e strutture turistico-ricettive nel comune del Golfo dianese, a seguito della riduzione della pressione da parte di Amat.

Dopo un colloquio avvenuto in mattinata, alle 13:30 è stato inviato al Prefetto un documento contenente le proposte di soluzione immediata del problema, che comprende la richiesta di aumento della pressione nelle ore notturne per consentire il riempimento delle vasche di sicurezza in quota, dallo svuotamento delle quali dipende larga parte del problema rilevato in modo sempre maggiore nelle ultime settimane.

Durante la conferenza stampa, il Sindaco ha anche risposto al commento del presidente di Rivieracqua, Gian Alberto Mangiante, il quale ha scaricato su Amat le colpe della mancanza di pressione: “La sentenza del Consiglio di Stato del 9 luglio immediatamente eseguibile – ha ribadito Urso – intima a Amat e ad Aiga (Ventimiglia) di conferire a Rivieracqua tutte le attività del servizio idrico. Rivieracqua avrebbe già dovuto farsele dare e nel frattempo intervenire”.

“La situazione attuale deve essere risolta immediatamente – ha spiegato Urso – perché stiamo subendo un danno enorme. La nostra economia non è in grado di sopportare un affronto di questo tipo, soprattutto in quest’anno di pandemia, con depressione economica e sociale. Gli abitanti di San Bartolomeo al Mare non sono diversi da quelli degli altri Comuni della Provincia di Imperia, tanto è vero che pagano le stesse bollette dell’acqua. Hanno ragione a lamentarsi”.

“Fa molto rumore il silenzio degli altri Sindaci del Golfo dianese – ha incalzato Urso – e in particolare quello del Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori: c’è bisogno del sostegno e della solidarietà di tutti per riuscire ad ottenere questo risultato. Noi abbiamo bisogno che venga risolto immediatamente, al più presto, il nostro problema odierno, e questo può avvenire solo con una maggiore attenzione nella gestione della pressione dell’acqua, in particolare nelle ore notturne – ha concluso Urso -. Per il medio termine, il Commissario dell’Ato idrico, Gaia Checcucci, sta portando a compimento il percorso del progetto originario di Rivieracqua, che prevede che sull’ex sedime ferroviario vengano ricavati due cunicoli tecnologici, uno per le acque reflue e uno per le acque bianche”.

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