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La Regione vuole cambiare la legge che ha declassato l’ospedale di Tortona. Forse torneranno alcuni reparti da Novi Ligure


A quanto pare la Giunta della Lega che guida la Regione Piemonte, intende ridare dignità e importanza all’ospedale di Tortona, a quello di Acqui Terme e a tanti altri che nel 2016 con la Chiamparino &C,. e la delibera DGR 1-600 sono stati depauperati di reparti molto importanti. Parliamo di diversi ospedali in Piemonte che da fiore all’occhiello, come quello di Tortona,sono diventati ospedali di serie B.

La notizia arriva dai vertici della Regione Piemonte e dalla la task force affidata alla guida di Giovanni Monchiero che ha incominciato ad affrontare la questione per cui è stata costituita, ovvero, come aveva spiegato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, “analizzare le problematiche strutturali storicamente presenti ed evidenziate dall’emergenza effettuando comparazioni con l’esperienza di altre Regioni italiane, formulando proposte per l’organizzazione dell’area ospedaliera”.


Se ne è parlato anche lunedì in una riunione della Commissione regionale Sanità a Torino. L’idea, a quanto pare, è soprattutto quella di rivedere l’attuale distribuzione dei posti letto (e ovviamente anche dei reparti), guardando in particolare l’utilizzo degli stessi.

La conferma arriva anche da un articolo su “Lo Spiffero” giornale torinese sempre molto bene informato secondo il quale in autunno il Piemonte metterà mano alla delibera che ha declassato l’ospedale di Tortona. Il giornale riporta una breve dichiarazione di Giovanni Monchiero che conferma: “Lo scopo di questo lavoro è di aggiornare la delibera 1-600”.

Se a tutti questi segnali aggiungiamo il fatto che l’assessore Regionale alla Sanità Luigi Icardi quando nei mesi scorsi visitò l’ospedale di Tortona (e chi scrive è sempre stato vicino all’assessore e al Sindaco Chiodi senza mai perderli di vista per un minuto) si era effettivamente reso conto della grandi possibilità dell’ospedale “Santi Antonio e Margherita” che se potenziato avrebbe potuto porre un freno alla “Mobilità passiva” (cioé ai soldi che spende il Piemonte per tutti coloro che vanno a farsi curare – anche solo al Pronto Soccorso – in provincia di Pavia o in altre regioni) e aggiungiamo anche gli ottimi rapporti e i continui incontri che il Sindaco Federico Chiodi ha con Icardi a Torino, le speranze che l’ospedale di Tortona possa rinascere e tornare ad avere reparti importanti come Cardiologia, Dea (Dipartimento Emergenza e Accettazione), Pronto Socorso efficiente e magari altri non sono campate in aria.

Tortona, quindi, potrebbe avere un’ospedale più importate di quello ante-Covid, e probabilmente anche con qualcuno di quei reparti che con la Legge regionale 1-600 gli sono stati tolti.

Chi si intende un po’ di norme sa che solo modificando la delibera regionale che declassava l’ospedale di Tortona, è possibile riavere reparti trasferiti a Novi Ligure ed è quello che la Regione intende fare cioé “rivedere” quella legge regionale che per molti tortonesi era sbagliata.

Quella che si profila oggi è una delle ultime occasioni per l’ospedale di Tortona e non va assolutamente persa. Bisogna quindi fare in modo di tenere buoni rapporti, insistere, far sentire che l’ospedale di Tortona è pronto a riappropriarsi di quel ruolo di nosocomio di confine e struttura indispensabile per porre un freno alla “Mobilità Passiva” .

Cosa che sono con un ospedale di eccellenza, però, questo sarebbe possibile. Non solo ma se ci fossero reparti di alto livello sarebbe in grado di richiamare anche utenti provenienti dalla vicina Lombardia, invertendo quel trend che vuole sempre e solo i piemontesi recarsi in provincia di Pavia e mai viceversa.

Per leggere tutto l’articolo de “Lo Spiffero” questo è il link https://www.lospiffero.com/ls_article.php?id=53076

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