Anche in questo nostro appuntamento settimanale approfondiremo in prima battuta il tema dei mercati finanziari e le relative performance, ed i fattori che ne stanno influenzando gli andamenti. Infine ci concentreremo sulle variabili macro-economiche da monitorare.
Settimana positiva per tutte le asset class sulle principali piazze finanziarie internazionali [indice GLOBALE, azionari MSCI World +2,0%; indice USA, azionari S&P500 +1,9%; indice JAP, azionari NIKKEI 225 +0,8%; indice EURO, azionari MSCI EURO +3,2%; indice ITA, azionari FTSE MIB +3,9%; indice EMERGENTI, azionari MSCI EMERGING +1,5%]. In assenza cioè di notizie particolari si alternano dati favorevoli e sfavorevoli, e dunque i mercati recuperano le performance negative della settimana precedente.
Buona poi la tenuta dei mercati obbligazionari [indice ITALIA, obbligazionari GOVERNATIVI +0,6%; indice EURO, obbligazionari CORPORATE +0,2%; indice EURO, obbligazionari HIGH YIELD +0,7%] e rimbalzo del petrolio [commodities PETROLIO (WTI) +9,6% perf. ultima settimana e -34,9% perf. da inizio anno].
Ora, prima di passare al commento dei dati macro, vediamo le nuove stime di crescita del Fondo Monetario Internazionale. Qualche tempo fa – www.oggicronaca.it/2020/05/economia-outlook-dei-mercati-2020-focus-4-8-maggio-di-giulia-quaranta-provenzano – avevamo infatti già posto l’attenzione sul report dell’International Monetary Fund pubblicato dopo le prime settimane di lockdown, che vedeva la crescita economica mondiale per il 2020 in discesa del 3% a livello globale. Negli scorsi giorni, al 24/06, tuttavia il più volte citato Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato un aggiornamento in cui i pronostici di crescita si sono abbassati: la crescita economica mondiale è adesso prevista a -4,9%, ma ci sono comunque delle differenze tra economie avanzate, emergenti ed in via di sviluppo. La discesa, del 2020, dell’economia avanzata è attesa molto profonda e cioè di circa il -80,0%, mentre quella delle economia emergenti è più mite a -3,0%. L’International Monetary Fund preventiva inoltre che il 95% dei Paesi, quest’anno, avrà crescita negativa però a fronte di ciò, nel 2021, si assisterà ad un forte rimbalzo proiettato a +5,4% a livello globale, a +4,8% per le economie avanzate e a +5,9% per quelle emergenti.
Tornando ordunque a focalizzarci sui principali indicatori economici dal 22 al 26 giugno, sono indicatori di maggio a segnalare una ripresa quelli riguardanti la produzione industriale cinese a +4,4 a/a e l’indicatore Indice Zew tedesco, che si è riportato sopra quota 50 punti, a 63,4 punti ma altresì il dato di produzione industriale americana, che ottiene per la prima volta il segno più, a +1,4% m/m sempre appunto a maggio.
La sopradetta ultima settimana di giugno si è, infine, aperta con il Meeting PBoC ovverosia con la Banca Centrale Cinese che ha mantenuto invariato il livello di tassi di interesse mentre mercoledì era atteso l’indice Ifo tedesco, in miglioramento a giugno a 85,0 punti dai precedenti 79,5.
Giulia Quaranta Provenzano