Site icon Oggi Cronaca

A Tortona un summit dei vertici della Sanità Privata, con l’assessore Icardi, fa ben sperare per l’ospedale e il futuro

“Il Privato è una costola importante della Sanità e col privato continueremo a collaborare e a lavorare insieme”. Con queste parole dette oggi a Tortona, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, ha sancito la preziosa collaborazione tra la Sanità Pubblica, gestita dalla Regione e quella privata che, in via davvero eccezionale, grazie al presidente Giancarlo Perla, ha deciso di allestire il tradizionale incontro conviviale estivo a Tortona, invece che a Torino.

Ci riferiamo all’assemblea dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata del Piemonte (AIOP) che si è svolta oggi, Venerdì 17 luglio, durante un incontro al Circolo di Lettura di Tortona, in Corso Leoniero, per testimoniare la vicinanza della Sanità privata a quello che è stato uno dei simboli dell’emergenza da Coronavirus: l’ospedale di Tortona, primo Covid-hospital del Piemonte.

Un incontro importante che fa ben sperare in vista del futuro dell’ospedale di Tortona, come è stato più volte detto nel corso della riunione e la presenza dell’assessore regionale alla Sanità, appositamente giunto da Torino malgrado tutti gli impegni che aveva, ha ribadito l’importanza strategica che può avere Tortona e, al tempo stesso, la Sanità Privata, perché da quanto si è capito, solo attraverso una collaborazione con quest’ultima e dopo aver modificato la legge regionale 1/600 che ha declassato l’ospedale di Tortona, il nosocomio cittadino potrà riavere quei reparti fondamentali in grado di renderlo veramente un ospedale di primo livello com’era una volta e non com’era prima del Covid.

Senza reparti strategici come Cardiologia, Dea ed altri in grado di fornire una risposta sanitaria di soddisfacente e di alto livello, infatti, l’ospedale Santi Antonio e Margherita” di Tortona non potrà mai competere con altri nosocomi limitrofi e rischia di essere destinato ad un ruolo marginale se non ad essere progressivamente depauperato.


L’importanza dell’incontro che si è svolto oggi, è stata ribadita dalla folta presenza di tutte le persone che “contano” nel mondo della Sanità pubblica e privata: oltre ai vertici di AIOP Piemonte guidati dal presidente Luigi Perla, erano infatti, presenti l’assessore Luigi Icardi, il direttore regionale sanità Fabio Aimar, il sindaco di Tortona Federico Chiodi, poi  Gabriele Pelissero dell’Aiop Nazionale, Ettore Sansavini Presidente Gvm Care e Research, uno dei gruppi più importanti in Italia, Rossana Boldi, onorevole e Vice Presidente della Commissione Affari Sociali, Valter Galante direttore dell’ Asl di Alessandria Alessandria, Fabio Marchi, presidente commissione sanità Confindustria Piemonte e molti altri, fra cui, ovviamente l’ex direttore del Covid-hospital di Tortona Giuseppe Guerra e l’ex direttrice dell’ospedale Angela Fumarola.

I lavori sono stati aperti dal presidente dell’Aiop Giancarlo Perla che ha ricordato come nel febbraio scorso, era a cena insieme a Luigi Icardi e Rossana Boldi quando arrivò la notizia dei primi casi di Covid che portarono poi alla dichiarazione della “zona rossa” a Codogno e come Rossana Boldi comprese subito la gravità della situazione.

“Nessuno però – ha detto Perla – avrebbe immaginato che il Covid avrebbe cambiato le nostre vite. La sanità privata si è subito messa a disposizione del sistema senza esitazione e tre cliniche su quattro, in provincia di Alessandria, hanno ospitato malati di Covid. Non potevamo certo tiraci indietro, abbiamo affrontato l’emergenza e non potevamo non aderire alle richieste della Sanità Pubblica.”

Perla ha ricordato l’emergenza delle suore di Don Orione a Tortona e la costante collaborazione che durante tutto il periodo emergenziale, c’è stata fra la Sanità pubblica e quella privata.

«Noi ci siamo – ha detto – ad Alessandria come su tutto il territorio regionale e italiano. Abbiamo riconvertito le nostre strutture durante le fasi più critiche della pandemia. Per il futuro siamo a disposizione. Affrontiamo un autunno incerto. I cittadini subiscono il ricatto della paura e non si avvicinano alle strutture private anche se non sono state Covid per cui rinnoviamo il nostro invito all’assessore a sostenerci».

Un aiuto che Icardi non ha fatto mancare, come ribadito ad inizio dell’articolo.

Exit mobile version