e aspettavano da settimane e sono arrivate (manco a dirlo) soltanto dopo che i primi irriducibili hanno rotto gli indugi, lasciandosi andare ai primi bagni in mare. Eccole, le linee guida per le spiagge preparate dall’Istituto superiore di Sanità, contenute nel “Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2” (scaricabile in formato PDF da questa pagina) messo a punto dal Gruppo di Lavoro Ambiente-Rifiuti Covid-19 in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Inail, il Coordinamento di Prevenzione della Conferenza Stato Regioni, gli esperti delle Arpa e altre istituzioni.
In spiaggia con la mascherina se la distanza è meno di un metro
Vietato l’accesso agli arenili a chi ha una temperatura superiore ai 37,5°, per gli altri via libera ma solo su prenotazione e previa registrazione. E ancora: niente feste né aperitivi sul bagnasciuga e distanza di sicurezza di un metro anche in acqua. Insomma, nulla di nuovo rispetto a quanto già si sapeva. Ora però le raccomandazioni dell’Istituto sono state ufficializzate nero su bianco e valgono sia per i gestori degli stabilimenti che per i bagnanti. La spiaggia non è un luogo diverso da tanti altri, per cui servirà il rispetto della distanza di almeno un metro tra persone non conviventi, anche in acqua: solo laddove ciò non sarà possibile, scatterà l’obbligo di indossare la mascherina. E ciò nonostante il rischio di contagio attraverso le acque del mare sia così scarso da non destare alcuna preoccupazione.
L’Istituto superiore di Sanità ricorda inoltre di «evitare l’uso promiscuo di qualsiasi attrezzatura», di «dotare i bagnanti di disinfettanti per l’igiene delle mani» e, laddove possibile, di far accedere i bagnanti alle spiagge solo su prenotazione, eventualmente per fasce orarie, in modo da prevenire assembramenti. Secondo gli autori del rapporto, sarebbe opportuno registrare gli utenti, anche per rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi, mantenendo l’elenco delle presenze per un periodo di almeno 14 giorni nel rispetto della normativa sulla privacy. Al bando, ma anche questo già si sapeva, attività di ballo, feste, eventi sociali, degustazioni a buffet. Niente eventi, ma ci sarà la possibilità di diffondere musica, anche dal vivo, a patto che si preveda un pubblico seduto.
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