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Economia, outlook dei mercati 2020: Focus 1-5 giugno. Di Giulia Quaranta Provenzano


In questo nostro nuovo appuntamento settimanale, del lunedì, come di consueto ci concentreremo sulle performance dei mercati finanziari e sui fattori che hanno influenzato tali risultati. Infine affronteremo il tema delle variabili macro-economiche da monitorare.

Ultima settimana di maggio positiva per tutte le asset class sulle principali piazze finanziarie internazionali. Avevamo infatti detto proprio la scorsa settimana, cfr. https://www.oggicronaca.it/2020/06/economia-outlook-dei-mercati-2020-focus-25-29-maggio-di-giulia-quaranta-provenzano/, che ovunque avrebbero molto apprezzato le misure del Recovery Fund e così è stato. Abbiamo avuto appunto una super positività di tutti i mercati azionari (Indice GLOBALE, azionari MSCI World +3,6%; Indice USA, azionari S&P500 +3,0%; Indice JAP, azionari NIKKEI 225 +7,3%; Indice EURO, azionari MSCI EURO +4,8%; Indice ITA, azionari FTSE MIB +5,1%; Indice EMERGENTI, azionari MSCI EMERGING +2,8%) e anche in tutti quelli obbligazionari (Indice ITALIA, obbligazionari GOVERNATIVI +0,7%; Indice EURO, obbligazionari CORPORATE +0,8%; Indice EURO, obbligazionari HIGH YIELD +2,5%). Inoltre persiste un recupero all’interno delle commodities, del petrolio (commodities PETROLIO WTI +6,7% perf. ultima settimana, -41,9% perf. da inizio anno). Ecco che quanto appena riportato sembra dunque puntare ad una ripresa dell’economia nella seconda parte dell’anno.


Ma facciamo ora un bilancio di questi primi cinque mesi del 2020. Vediamo quindi che dopo il calo repentino di metà marzo, che ha portato gli indici internazionali del mercato americano e di quello europeo, tuttavia altresì le azioni globali, a raggiungere livelli del 30% inferiori rispetto ad inizio anno, è iniziata ad aprile la grande ripresa. A maggio si è continuato in quest’ultimo senso: la ripresa è stata più moderata, però il trend in risalita v’è ed oggi abbiamo una situazione in cui le azioni americane e le azioni globali sono a circa 5/6% dal 100% di gennaio. Le azioni europee sono ancora un po’ indietro, non di meno nell’ultimo periodo la tendenza favorevole in risalita è in accelerazione.   

Dando invece adesso uno sguardo ai principali indicatori della scorsa settimana da notare sono alcuni tendenziali e altri che hanno misurato dei dati storici, di aprile. Gli indicatori tendenziali rilevano le attese e il primo, di maggio, riguarda l’indice Ifo tedesco che misura la fiducia delle imprese in Germania – esso è stato migliore delle aspettative, arrivando a 79,5 punti rispetto ai 74,2 di aprile perciò le prospettive appaiono positive. Le attese riguardano pur la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti ed il dato, sempre a maggio, è rimasto sostanzialmente stabile cioè vicino a quello di aprile (rispettivamente 86,6 e 86,9) mentre in miglioramento se confrontato con quello di marzo. Anche la vendita di nuove case in America ha sorpreso piacevolmente, in rialzo di 623 mila unità ad aprile, ossia con una crescita dello 0,6% rispetto al mese precedente. Al contrario gli ordini di beni durevoli negli USA, che è un dato storico, di aprile, ha segnato una riduzione del -17,2% m/m proprio ad aprile – tal dato è stato assai influenzato in negativo dal settore dei trasporti. Per lo più, comunque, dopo il rimbalzo di aprile, maggio segna il secondo mese di recupero.

Andando orbene a dare un’occhiata ai più emblematici indicatori dal 1° al 5 giugno, abbiamo in Cina il Caixin PMI manifatturiero/l’indice del direttore degli acquisti manifatturiero cinese che è salito più degli auspici a maggio, passando a 50,7 punti dai 49,4 di aprile. Ciò a segnalare come l’economia cinese sia riuscita a tornare in espansione dopo il duro colpo della crisi sanitaria globale. Anche il PMI manifatturiero calcolato dalla National Bureau of Statistics, seppure inferiore alle attese e al dato di aprile, ha mostrato un valore superiore a 50 punti a maggio (50,6 per l’esattezza), segnale di un ritorno della fase espansiva economica.

Per quanto riguarda sempre il settore manifatturiero, abbiamo negli Stati Uniti l’ISM manifatturiero che ha sorpreso in positivo a maggio, recuperando a 43,1 punti, in lieve miglioramento successivamente al crollo di aprile a 41,5 punti. Il dato, a seguito dei continui ribassi dei primi mesi dell’anno a causa della pandemia, ha beneficiato dell’allentamento alle restrizioni e della riapertura dell’attività produttiva. Il valore è rimasto nonostante tutto al di sotto dei 50 punti, testimone di una situazione di contrazione economica del Paese.Ad ogni modo,ricordiamo che in America e non solamente in Giappone le Borse sono vicine al recupero totale delle perdite da inizio anno. 

Nell’Eurozona le vendite al dettaglio di aprile dovrebbero mostrare un ulteriore calo del -15,0% m/m poscia il -11,2% di marzo. Il dato influenzato negativamente dalle restrizioni e dal blocco delle attività commerciali in tantissimi Paesi europei in risposta al Coronavirus. Quantunque a maggio è atteso persin qui un lieve miglioramento delle rilevazioni.

Infine, in ultimo, occhi puntati sul Meeting della BCE del 04/06. Dopo il pacchettodi stimoli da USD750 miliardi a livello europeo proposto dalla Commissione Europea, si attendono notizie su un potenziale aumento del proprio piano di emergenza di acquisto bond (Pandemic Emergence Purchase Programme PEPP) o di riduzione dei tassi di interesse al di sotto dell’attuale -0,50%. La BCE dovrebbe rivedere al ribasso le stime sulla crescita della zona Euro – al momento le previsioni della BCE stimano che l’economia dovrebbe toccare il minimo nel 2Q.   

Riassumendo codesto ultimo fondamentale focus, il programma di riacquisto per l’emergenza pandemica PEPP è un programma che rappresenta uno dei pilastri portanti di aiuto e sostegno alle economie in crisi da parte dell’Unione Europea che, presentato il 18 marzo, è stato esposto come mirante ad un riacquisto di titoli per 750 miliardi di euro. Attualmente però è previsto che codesto programma vada avanti non soltanto fino alla fine del 2020, bensì si parla di un aumento ulteriore rispetto ai 750 mld di 500 miliardi di euro e di estensione del piano di riacquisto oltre il 31/12/2020. Voci ulteriori sulla potenzialità di espandere ed estendere la base di acquisto, come ha fatto la Banca Centrale Americana, ai Fallen Angels.

Giulia Quaranta Provenzano

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