E’ quasi certo che, dopo questo articolo, saremmo coperti di insulti proferiti da persone che diranno che siamo di parte, che siamo ruffiani e leccaculo, che un giornale dovrebbe essere sopra le parti e non prendere mai posizione ma dare sempre e soltanto notizie e un’informazione neutra.
Ebbene non siamo d’accordo. Noi siamo sopra le parti e non dobbiamo dire grazie a nessuno ed è proprio per questo che possiamo permetterci di scrivere certe cose, anche se quello che state leggendo, più che un articolo di giornale – anche se firmato dal Direttore – è una lettera in redazione.
E a questo punto potete dire ciò che volete, ma non ce ne frega assolutamente nulla.
Chi scrive è nato a Tortona e ci vive da 61 anni, fa il giornalista da oltre 40 anni ed ha visto sedersi sulla sedia più alta del municipio tantissimi sindaci che molti di voi non si ricordano: da Sebastiano Brighenti (che molti lettori non sanno neppure chi sia) in poi e credetemi, non ho visto nessun Sindaco così vicino alla gente come Federico Chiodi.
Poi magari domani succede qualcosa che mi fa cambiare idea, ma ad oggi è così
E questo lo scrivo non da giornalista, ma da cittadino di Tortona.
E’ vero che nessun Sindaco ha avuto la sfortuna di trovasi alla guida di Tortona in un periodo così difficile e duro come questo che, a detta di molti, è il più catastrofico dal dopoguerra, ma è proprio questo banco di prova, pur con tutte le limitazioni che noi esseri umani abbiamo, a consolidare questa mia opinione su Chiodi. I problemi che hanno avuto i suoi predecessori, in confronto erano quisquilie, anche le le emergenze delle alluvioni, perché lì, il nemico lo vedi e lo puoi affrontare, qui no.
Forse, anche se in piccolissima e infinitesimale parte, l’unico paragone possibile che si potrebbe fare è con la meningite che aveva ucciso un bambino delle elementari 25 anni fa e aveva gettato nel panico la città, ma in quel caso ad agire prontamente non fu il sindaco, ma il suo vice: Pierpaolo Cortesi.
Il tempo che stiamo vivendo oggi non ha eguali, eppure, malgrado l’emergenza, il sindaco Federico Chiodi, (insieme al vice Fabio Morreale e d altri assessori) è sempre in prima linea. Lo vediamo in città che controlla la sanificazione delle strade, precipitarsi dalle suore quando c’è stata l’infezione, nei luoghi in cui c’è l’emergenza, prendersi la responsabilità di maneggiare soldi di Comitati fungendo da garante, in prima fila a tranquillizzare la popolazione in subbuglio, nei video che registra ogni sera, col carrello davanti all’Esselunga per la Raccolta alimentare e perfino a donare il sangue (nella foto in alto).
Quello che stupisce però è che fa tutte queste cose senza pubblicizzarle: non ci sono comunicati stampa provenienti dal Comune in cui si vede il primo cittadino in prima linea mentre “si fa bello” mentre dona il sangue o raccoglie generi alimentari. Le immagini non appaiono sui giornali: certo vengono pubblicate sui profili social del Comune com’è giusto che sia ma in modo molto anonimo e tutt’altro che pomposo.
Questo perché – ne sono convinto – Federico Chiodi non fa tutte queste cose per apparire, ma perché – ed è evidente – ama la sua città e si sente responsabile veramente della salute dei suoi cittadini.
E d’altro canto da una persona che vive diverso tempo a Londra e invece di cercare un lavoro come docente in qualche scuola di quella città che è tra le più importanti al mondo, ha il sogno di rientrare nella piccola Tortona ed insegnare al Liceo “Giuseppe Peano” è detto tutto.
Questa impressione sull’amore per Tortona e la lealtà verso la parola data mi è stata confermata quando ha scelto i suoi componenti della Giunta Comunale: la lista civica “Nuova Tortona” non ha ottenuto nessun seggio e non ha fatto alcun consigliere comunale, per cui teoricamente non avrebbe avuto diritto ad alcun assessore e men che meno al vice sindaco; eppure Chiodi ha mantenuto le promesse e la parola data in campagna elettorale e ha scelto Fabio Morreale come vice sindaco, malgrado le diverse pressioni che, inevitabilmente, non potevano non esserci all’interno della Lega che senza Morreale avrebbe avuto una poltrona in più.
Da cittadino tortonese – almeno fino ad oggi, ovvio – quindi, sono contento che in questo tempo così difficile da gestire, a capo della mia città ci sia Federico Chiodi.
Angelo Bottiroli – Cittadino di Tortona