47 anni non ancora compiuti e appassionato di storia, viaggi, lettura, scrittura e cinema, quattro elementi indispensabili per un buon scrittore che permettono di spaziare in diversi campi.
Questo è Paolo Arigotti, autore di diversi libri che qui presentiamo e fra questi c’è l’ultimo: Il collegio dei segreti, un romanzo molto, molto particolare cui ne illustriamo la sinossi e, a seguire, quelle delle altre due opere precedenti, tutte acquistabili presso i maggiori ibooke store e non solo.
IL COLLEGIO DEI SEGRETI
E’ esistita un a resistenza tedesca contro il nazismo? Se si, chi furono coloro che trovarono il coraggio di opporsi , spesso a rischio della vita propria e dei familiari ? Un episodio noto alle cronache storiche , oggetto di film e libri di successo, fu la sedizione interna, sfociata nell’attentato alla vita di Hitler del 20 luglio 1944, ordita da ristretti circoli oligarchici e militari, con l’obiettivo di mettere fine ad una guerra ormai irrimediabilmente perduta. Nel rimandare ad altre e ben più degne analisi storiche dell’evento, quel che preme sottolineare è che furono tante le voci, individuali e collettive, che tentarono di levarsi contro Hitler, perfino nell’ambito di un regime oppressivo e d intollerante verso qualunque forma di deviazione rispetto all’ideologia ufficiale. L’opera che vi apprestate a leggere vuole, al di là della trama, restituire degna memoria a questi eroi, troppo presto dimenticati per ragioni politiche col legate alla sto ria tedesca ed europea del secondo dopoguerra . I personaggi e le loro vicissitudini , frutto della fantasia dell’autore, hanno lo scopo di dare a questi uomini e donne dimenticati un nome, un volto ed una storia; ogni riferimento a persone o fatti realmente esistiti o accaduti è del tutto casuale.
Non si tratta di personalità straordinarie, ma di comuni individui , a volte semplici ragazzi e ragazze (una per tutte Sophie Scholl , giustiziata nel 194 3 ) , che maturarono la consapevolezza delle ingiustizie che venivano perpetrate attorno a loro. La vicenda inizia con un incontro, o meglio un ritrovarsi, tra due vecchie amiche, a distanza di anni da una serie di tragici eventi che le videro, l oro malgrado, protagoniste. Si torna così indietro nel tempo, al 1936, subito dopo i giochi olimpici di Berlino, con l ’arrivo nella capitale tedesca della piccola Edda e di suo padre, un diplomatico italiano inviato in Germania in virtù dei legami di amicizia con Galeazzo Ciano ; la decisione del genitore di iscrivere la figlia – orfana di madre – in un collegio privato d’ elite , dove vengono accolte ed istruite ragazze appartenenti alle famiglie della “Berlino bene” di quegli anni , si rivelerà fatale . L’ altera ed enigmatica direttrice del collegio, la signorina Braun, è un’indiscussa autorità al suo interno , eppure nonostante guidi un’istituzione che opera grazie alla protezione di influenti esponenti del regime , ci sono piccoli episodi che lasciano intendere alla piccola Edda – e non solo a lei – che la donna non sia una convinta nazista.
Edda stringerà amicizia con alcune allieve del collegio, tra cui Greta, figlia di un importante personaggio e suo fratello Mark, del quale finirà per innamorarsi ; sarà grazie a lui che conoscerà il mondo dei giovani non allineati col sistema educativo nazista . Incontreremo anche la piccola Ariel, un’altra ospite de l collegio, e due bambine di origine rom, Sabine e Kristal , sfuggite all’ arresto e d alla deportazione ; le loro vicende si incroceranno con quelle degli altri protagonisti. Al pari della direttrice, il professor Heinlein è in apparenza un fervente sostenitore del regime, ma rivelerà un volto del tutto diverso, così come Annelise, altra allieva del collegio , imparentata alla lontana con la famiglia Goebbels.
Un cenno a Quinnici, collega di lavoro del padre di Edda, che collaborerà con quest’ultimo in un rischioso doppio gioco, che si rivelerà tragico per entrambi. Completano il quadro alcuni personaggi negativi (l’ispettore Volker e la governante Severa) , per lo più servitori o delatori del regime, una specie molto diffusa all’epoca che , per tornaconto o semplice meschinità , avrebbero gettato vicini o conoscenti nelle ma glie dell’apparato repressivo nazista. Alla fine di tormentate ed intricate vicende, coloro che sopravvivranno a guerra e persecuzioni faranno scelte profondamente diverse, inevitabilmente influenzate dai loro trascorsi.
SORELLE MOLTO SPECIALI
Il racconto prende avvio dal ritrovamento di alcuni vecchi fogli ingialliti. La trama vede come protagoniste assolute due donne, sorelle gemelle, nate in una nobile e ricca famiglia della Germania ai primi del novecento. I personaggi sono frutto della mia fantasia, ma immersi in un contesto storico reale, per la ricostruzione del quale mi sono documentato con ogni cura, approfittando della mia grande passione per la materia e del prezioso aiuto di associazioni a tutela dei diritti delle persone disabili. L’ambientazione è quella della fine dell’impero tedesco e del primo dopoguerra, fino ad arrivare agli anni del nazifascismo; saranno proprio tali regimi ad avere un ruolo determinante nel destino di Elene e Johanna, le due eroine della trama.
Non mancano riferimenti storici ai principali fatti di quegli anni, a cominciare dall’evoluzione delle cosiddette teorie eugenetiche, rivolte alla ricerca della perfezione e purezza della razza, all’origine dei folli progetti nazisti di sterminio della vite giudicate “indegne di essere vissute”. Le due sorelle scelgono di abbandonare, sia pure in tempi diversi, la Germania: Johanna si stabilisce in Italia a metà degli anni venti per seguire i suoi studi, mentre Elene, dopo essersi sposata, lascerà la Germania nel 1933, dopo l’avvento al potere di Hitler. Circa un anno dopo, Elene da alla luce due gemelle, una delle quali affetta dalla sindrome di Down. La madre – donna di grande cultura ed indipendenza – compie una s celta per quei tempi rivoluzionaria, rigettando pregiudizi ed ignoranza che circondavano all’epoca la condizione di diversità: avvia – sostenuta in questo dal marito e dalla sorella – un coraggioso percorso personale di sviluppo ed educazione per la figli a, divenendo un’antesignana dei più moderni approcci a tale problematica ed un punto di riferimento per tante altre mamme di bambini “diversi”.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale non sembra cambiare le cose, finché il marito di Elene non viene richiamato alle armi in patria. I genitori sono venuti a conoscenza dei terrificanti piani di morte nazisti contro le persone affette da disabilità mentale (cd. Aktion T4 ) e temono che un rientro in Germania possa mettere a rischio la vita stessa della loro piccola Sara. Grazie all’aiuto ed al sacrificio della sorella di Elene, Johanna, a sua volta legatissima alle nipotine, tale pericolo sarà scongiurato in un primo momento, ma la polizia nazista – dopo che Johanna muore in un bombardamento – scopre il loro e scamotage ed obbliga Elene – sulla scia di eventi imprevisti ed imprevedibili – a riparare in Svizzera, dove rimarrà fino al termine della guerra. Sarà decisivo in questo l’aiuto di alcuni co-protagonisti, come la principessa e Valentina, amica e compagna di Johanna; un aiuto provvidenziale contribuirà a dare una svolta decisiva agli eventi. Volendo tracciare un brevissimo profilo dei principali attori della trama, comincerò da Elene e Johanna, le due sorelle legatissime tra loro che affronteranno assieme la vita e le avversità; Herbert, il marito di Elene, uomo coraggioso e devoto, profondamento innamorato della moglie e della famiglia; la principessa, amica di Elene e Johanna, che non risparmierà impegno ed energie per venire in loro aiuto; Valentina, am ica e compagna di Johanna, al fianco di Elene nei momenti più difficili.
Sara, l’amata nutrice di Elene e Johanna, che farà di loro due splendide donne; Alfredo Olmi, l’amico poliziotto ed infine (non certo in ordine di importanza) Maria e Sara, le due figlie gemelle di Elene educate all’amore ed allo sviluppo delle proprie potenzialità, che permetteranno proprio a quest’ultima di salvare madre e sorella quando tutto sembrava perduto. Completano il quadro alcuni personaggi sicuramente “negativi” che coi loro pregiudizi e cieco servilismo alle logiche del potere, assumono un ruolo decisivo nel dare una svolta agli eventi. La fine della guerra, coi suoi tragici strascichi, aprirà nuove prospettive, fino ad arrivare ai giorni nostri, con una spiegazione finale, forse inattesa, di alcuni eventi fino a quel momento misteriosi.
UN TRIANGOLO ROSA
30 gennaio 1933. Adolf Hitler è nominato cancelliere della Germania, divenendone in breve tempo padrone assoluto. La notizia arriva in Italia, dove il giovane Marco, impiegato di notaio, è al lavoro, mentre Berlino festeggia con fiaccolate e processioni pagane per le vie della città. Tra i giovani che sfilano per le strade della capitale tedesca c’è il giovane Klaus, al quale a breve un alto ufficiale delle SS, Walter Schellenberg, offrirà un posto ne i pretoria n i di Hitler , aprendogli le porte ad una luminosa e fulminante carriera, che lo porterà a collaborare alla notte dei lunghi coltelli ed alla nascita dei primi lager. Marco viene convocato qualche tempo dopo a colloquio privato dal suo datore di lavoro, l’anziano notaio ebreo Spagnoli, che gli anticipa, con una lungimiranza sorprendente, i successivi eventi, tra i quali la campagna d’Etiopia e l’avvicinamento dell’Italia fascista al terzo Reich, compreso il varo delle leggi razziali. Marco riceve un’offerta di col laborazione con non meglio precisate forze d’opposizione , decidendo di accetta re in nome degli ideali di libertà appresi dal padre, convinto socialista.
BIOGRAFIA
Nato a Cagliari il 26 maggio 1973, Paolo Arigotti si laurea in Giurisprudenza nel 1998, è laureando magistrale in Storia e società presso la Facoltà di Studi umanistici dell’Università di Cagliari. Essendo da sempre un grande appassionato di storia, viaggi, lettura, scrittura e cinema, fa il suo esordio nel mondo letterario con il romanzo Un triangolo rosa, incentrato sullo sterminio dei gay sotto il nazismo, premiato con diploma d’onore della giuria per la narrativa edita nell’ambito del concorso internazionale Il Molinello 2016 , pubblicando nel 2018 Sorelle molto speciali, dedicato alla condizione delle persone Down negli anni Trenta del secolo scorso . Paolo Arigotti, inoltre, è autore di diversi racconti pubblicati in varie antologie e di un manuale giuridico. Il collegio dei segreti è il suo terzo lavoro dato alle stampe e stavolta l’autore si è concentrato, con una trama ricca di riferimenti storici e colpi di scena per catturare attenzione del lettore, alla storia degli oppositori interni del nazismo .