La Giunta regionale del Piemonte ha approvato un piano di screening regionale con finalità epidemiologiche, che ha l’obiettivo di verificare la risposta immunitaria nei confronti del virus Covid19 del personale del Servizio Sanitario Regionale.
“Come abbiamo visto in tanti servizi televisivi e letto sui giornali – commenta il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni – attraverso il sangue è possibile individuare se ci si è infettati con il Coronavirus, in Regione abbiamo deciso di effettuare questo test, denominato tecnicamente immunometrico IgG semi quantitativo, al nostro personale sanitario”.
“Abbiamo deciso – continua il Capogruppo Preioni – che l’analisi verrà effettuata anche ai medici specialisti ambulatoriali e agli operatori del 118 che operano nel Servizio Sanitario, oltre che ai sanitari sul territorio come i medici di base, le nostre guardie mediche e i pediatri di libera scelta. Ancora una volta una scelta oculata del nostro assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, che mentre altri auspicavano l’approvvigionamento sconsiderato dei pungidito, ha atteso le indicazioni del suo Comitato tecnico scientifico per garantire i giusti strumenti che non forniscono solo il dato della produzione degli anticorpi ma li dosano in maniera specifica”.
“Anche stavolta i numeri sono ragguardevoli – prosegue il leghista Alberto Preioni – per la realizzazione del piano è stato deciso l’acquisto di 70 mila test, le Aziende sanitarie stanno predisponendo l’organizzazione dei prelievi di sangue del personale che poi verranno processati attraverso la rete dei laboratori pubblici, non appena saranno disponibili i test acquisiti dalla Regione, auspichiamo già entro la settimana”.
“Sarà il primo dato che ci fornirà la storia del Covid in Piemonte – conclude Preioni – e non solo l’istantanea, che veniva fornita dal tampone. Abbiamo imparato in questi mesi che la malattia si è mossa attraverso gli asintomatici e gli esiti di questa indagine daranno una risposta importantissima, anche per ripianificare le misure di contenimento a livello ospedaliero e di medicina territoriale”.