Le segnalazioni in Redazione fioccano e anche noi vediamo tanti, troppi tortonesi che non rispettano il divieto di restare tra le mura domestiche.
E’ sufficiente andare in giro per la città di Tortona per rendersene conto e a questo punto, almeno come giornale, abbiamo deciso di intervenire e prendere una dura posizione: prima mediante questo articolo e da domani attraverso la gogna mediatica, pubblicando le immagini delle tante persone che, in barba ai divieti passeggiando in giro, si ritrovano a chiacchierare, vanno a fare la spesa in due, madre e figlia.
Oggi ne abbiamo viste diverse di persone che andavano a fare la spesa in coppia, soprattutto madre e figlia: davanti all’Esselunga e a tanti altri supermercati, così come abbiamo visto, da giorni, persone camminare in coppia con la classica andatura da passeggio, una accanto all’altra.
Molte persone girano in bicicletta: alcuni anche facendo sport, ma molti con l’andatura di chi si svaga e si diverte. Persone giovani ma anche anziani.
Segnalazioni arrivano un po’ da tutte le parti e ne riportiamo solo alcune: in piazza Gavino Lugano, sempre stamattina, ci hanno segnalato la presenza di gruppi di anziani che chiacchieravano in barba ai divieti: tutti vicini, l’uno accanto all’altro, senza il metro di distanza che, comunque, lo ripetiamo non garantisce la sicurezza totale di non rimanere contagiati.
Persone senza né guanti né mascherina come se l’emergenza da Coronavirus non interessasse loro, mentre ci sono migliaia di operatori che rischiano la vita in ospedale e nei centri sanitari, per salvare vite umane.
Appelli su appelli in Tv, sui giornali e sugli organi di informazione cercando di convincere tutti a rimanere a casa ma tanti tortonesi MENEFREGHISTI se ne fottono delle norme e conducono la loro vita come se nulla fosse.
Accade da giorni e siamo stati pazienti, ma adesso abbiamo deciso di dire BASTA e di scriverlo apertamente perché comportarsi in questo modo significa non avere alcun rispetto per gli altri, ben sapendo che vista l’impossibilità delle forze dell’ordine di essere dappertutto la percentuale di rimanere impuniti è alta.
E così, forti di quest’ultima certezza, tante persone se ne fregano e continuano tranquillamente a girare per la città, non solo col rischio di essere infettate loro ma soprattutto di infettare gli altri.
Definire costoro persone è sbagliato, ma sarebbe ancora più sbagliato definirle “bestie” perché gli animali a differenza di questi pseudo-umani hanno cura della loro salute e dei loro piccoli che stanno accanto a loro.
Chi va in giro a zonzo, a “cazzeggiare” invece, non merita alcun rispetto perché non ha cognizione dell’importanza della vita. Se pensa che la sua sia di poco valore, se la tolga, ma eviti, almeno, di distruggere quella degli altri, infettandoli.