La lettera arriva da una lettrice allarmata perché nel palazzo ci sono dei suoi familiari e anche alcuni bimbi in tenerà età. La stessa donna in separata sede e dopo che ci ha inviato l’email che pubblichiamo di seguito, ci ha detto di avere contattato il sindaco di quel Comune che era all’oscuro della vicenda e che immaginiamo, adesso prenderà gli opportuni provvedimenti visto che è il primo responsabile della salute pubblica.
La pubblichiamo anche come ” denuncia pubblica” perché non è la prima segnalazione che riceviamo da diverse persone che però hanno ritenuto di farle solo verbalmente. Crediamo infatti, che in questo periodo di emergenza siano diverse le situazioni di questo genere, anche perché sta alla coscienza e al buon senso dei singoli individui rispettare il periodo di isolamento o quarantena in quanto non è possibile controllare tutti.
Di seguito la vicenda:
Egregio Direttore,
In un palazzo di un comune vicino a Novi Ligure, un abitante di 56 anni, con febbre da una settimana, viene prelevato dal 118 e dopo 10 giorni di ricovero in ospedale, muore.
Il buon senso suggerisce che, per la sicurezza degli altri condomini – giovani vecchi e bimbi – si prendano adeguate misure di igiene e che i familiari stiamo in quarantena.
Invece niente, totale omertà, nessuna informazione, forse in nome della privacy?
Ma qui ci sono molte famiglie a rischio!
Lettera firmata