Da ieri la Regione Piemonte ha attribuito all’ASL AL due figure di coordinamento, rispettivamente per i presidi ASL AL e per i servizi territoriali. Oggi il dottor Luigi Vercellino, direttore amministrativo dell’ASLAL ha presentato i due coordinatori ai responsabili e a tutti i componenti dell’unità di crisi aziendale.

Per il dottor Giuseppe Guerra, direttore sanitario di presidio dell’ASL CN1, si tratta di una rimodulazione dell’incarico che già dall’8 marzo ricopriva con il ruolo di Commissario ad acta per la direzione e il coordinamento dei presidi di Tortona e di Novi Ligure, dei quali il primo è stato individuato come Ospedale dedicato al ricovero e cura dei pazienti affetti da coronavirus: ora si occuperà anche del Mons. Galliano di Acqui Terme, del Santo Spirito di Casale Monferrato e dell’Ospedale Civile di Ovada in un’ottica di riorganizzazione di tutte le attività ospedaliere in questa fase di emergenza.


“Una bella sfida”, dice il dottor Guerra, “iniziata a Novi e Tortona per cui ringrazio il dottor Tuo e il dottor Porretto per la preziosa collaborazione. Da domani implementeremo soluzioni organizzative per tutti gli ospedali. A Casale mi rapporterò con il dottor Nardi e ad Acqui Terme e Ovada con il dottor Ghiazza”.

Il dott. Gabriele Ghigo, Direttore del Distretto Nord Ovest dell’ASL CN1, assume invece l’incarico di coordinare l’attività dei servizi territoriali1, con particolare riferimento all’assistenza territoriale e alla funzione di Unità Speciale di Continuità Assistenziale per la gestione dei pazienti COVID 19, nonché alle attività del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica relative all’emergenza.

“Arrivo in una provincia nella quale sul territorio operano dei professionisti eccellenti. Mi è stato conferito un incarico di coordinamento, ma per me coordinare significa decidere insieme. Non ci sono ancora progetti definiti, ma l’importante sarà il lavoro di squadra e io mi metto a disposizione”.

I due professionisti di grande esperienza supporteranno l’ASL alessandrina in un momento di particolare difficoltà, in cui il contagio è arrivato anticipatamente rispetto a tutto il resto del Piemonte, soprattutto in termini di casi positivi rapportati al numero complessivo di abitanti.

Auguriamo quindi loro buon lavoro, auspicando che con lo sforzo di tutti si riesca a superare questa fase critica nel minor tempo possibile.