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E’ stato costituito il Comitato “Tortona per l’Ospedale” a sostegno del Covid Hospital cittadino. Chiodi coordinatore


Nella mattinata di oggi, giovedì 19 marzo, presso lo studio del Notaio Maria Paola Cola, è stato costituito il Comitato “Tortona per l’Ospedale” a supporto dell’attività del nosocomio cittadino, primo “Covid Hospital” regionale per la cura dei pazienti affetti da Coronavirus.

Membri fondatori del Comitato sono il Sindaco Federico Chiodi che svolgerà anche il ruolo di coordinatore, Lorenzo Palenzona e Edoardo Santoro i due giovani tortonesi che nelle scorse settimane avevano avviato la prima campagna di raccolta fondi online a favore dell’ospedale cittadino, Giuseppe Caniggia commercialista che avrà funzioni di tesoriere e Gianni Mogni con i compiti di segretario. Il Comitato ha il seguente scopo: – di favorire l’aiuto alla struttura ospedaliera costituita dall’Ospedale Civile Santi Antonio e Margherita in Tortona, alla popolazione di Tortona, del Territorio circostante ed alle persone in degenza presso l’Ospedale Civile Santi Antonio e Margherita ed agli operatori sanitari della detta struttura, comunque intesi, durante la pandemia Covid19 e per il periodo ad essa susseguente; – di contribuire agli sforzi in atto a livello globale per contrastare l’avanzata del contagio di nuovo Coronavirus. Il Comitato si propone altresì di favorire lo sviluppo della solidarietà sociale come base della reciproca conoscenza e per la crescita civile delle varie comunità. In particolare i fondi raccolti saranno devoluti: 1) al potenziamento dei reparti dell’Ospedale, in particolare di terapia intensiva e rianimazione, a garantire i dispositivi di protezione per il personale sanitario, attraverso acquisto e fornitura di occhiali di protezione, visiere protettive, ventilatori polmonari, caschi per ventilazione non invasiva, pulsiossimetri e saturimetri, mascherine chirurgiche e camici sterili e quanto dovesse essere necessario; 2) all’acquisto di apparecchiature cliniche diagnostiche per il miglioramento delle cure al paziente; 3) all’acquisto di strumentazione per agevolare il lavoro degli operatori; 4) all’affidamento di servizi e lavori di supporto quali trasporti, smaltimenti, disinfezione ambientale, riqualificazione logistico-strutturali; 5) all’ammodernamento delle attrezzature dei laboratori e della banca biologica; 6) al rafforzamento del monitoraggio e della raccolta dei dati sulla diffusione del virus;​7) all’effettuazione a favore della popolazione di esami e test volti ad evidenziare marcatori di infezione e gravità; 8) all’aggiornamento delle attrezzature, a rendere possibile il miglioramento dell’accoglienza degli ambienti sanitari e il benessere degli utenti in genere dell’Ospedale; 9) alla sensibilizzazione all’iniziativa, nonché alla realizzazione ed alla promozione di attività anche culturali collegate, secondo le forme tempo per tempo consentite dalle normative vigenti conseguentemente, al presente, online e via web; 10) ad accelerare lo sviluppo e la diffusione di vaccini e terapie. Il Comitato non ha, ovviamente, scopo di lucro e sarà composto anche da un’assemblea i cui componenti saranno nominati nei prossimi giorni, un comitato scientifico che verrà concordato con Asl Al; revisore dei conti sarà il dottor Gasparino Ferrari. “Vista l’incredibile partecipazione da parte di privati ed aziende tortonesi – ha dichiarato il Sindaco Chiodi – nel voler aiutare i nostri medici e sanitari, volendo a nostra volta sostenere l’ospedale per affrontare al meglio la crisi che stiamo attraversando e considerato lo stato di estrema necessità, mi è sembrato solo logico mettermi a disposizione per incanalare questi sforzi in una struttura che possa essere più rapida di una amministrazione pubblica nel reperire tutto quanto necessario a risolvere questa emergenza nel più breve tempo possibile. L’obiettivo dei fondatori del Comitato è salvaguardare la salute degli operatori sanitari e dei cittadini tortonesi, dotando l’ospedale degli strumenti che consentano oggi di diventare a tutti gli effetti l’eccellenza nel combattere questa emergenza sanitaria, e in futuro di tornare ad essere un punto di riferimento sanitario fondamentale per i nostri territori”.


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