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Coronavirus, l’odissea di un tortonese sballottato tra ospedali con la moglie abbandonata a se stessa. La storia/8


Quella che pubblichiamo oggi è una delle tante situazioni drammatiche che si verificano in questi tristi giorni con tante persone affette da febbre alta e sintomi da Coronvirus e vengono lasciate sole. Purtroppo non è l’unica storia, perché ne abbiamo sentite altre simili.

Anche questa, come tutte le storie che pubblichiamo è una storia vera. La lettrice che ci ha chiamato al telefono, voleva raccontarcela a voce, ma noi, come per tutte le lettere che pubblichiamo, abbiamo chiesto di inviarcela per email, perché è necessario conoscere chi scrive e da chi arriva l’email e anche perché, in questo modo riportiamo fedelmente le parole di chi ce le scrive che poi può scegliere se firmarsi o meno.


In genere preferiamo che l’autore non si firmi per esteso a meno che non sai lui steso a chiederlo esplicitamente. Lo facciamo, specie in occasioni delicate come questa, per tutelare la privacy e per non esporre ulteriormente chi scrive ad inutili “pressioni” da parte di altre persone perché a questo mondo, di matti, ce ne sono tanti.

Tutte le lettere che riceviamo, quindi, sono autentiche. I fatti li raccontano le persone e noi pubblichiamo le loro storie dopo aver verificano l’identità di chi ci scrive e la veridicità delle stesse basandoci sulla nostra quarantennale esperienza.

Direttore buongiorno,

le scrivo oggi per raccontarle il disagio e l’abbandono di una famiglia con il proprio caro marito e padre affetto da Covid-19 ricoverato da 3 settimane e trasferito in tre diversi ospedali, l’ultimo di quali a Tortona.

L’uomo si trova in gravi condizioni e la moglie affetta da patologie polmonari per enfisema (e nodulo che non si sa ancora che natura sia) è  stata messa in quarantena  per la seconda volta perché possibile contagiata.

La donna, che conosco bene, ha richiesto il tampone già diverse volte ma le è è  stato negato.

Voleva raggiungere una delle 3 figlie per non stare sola dato la situazione straziante in cui si trova, ma,si vede impossibilitata dal fatto che il tampone non è  stato fatto e quindi non avendo il risultato deve rimanere in quarantena.

Sono coinvolta anche io perché la signora in questione è mia.

Mi ha chiamato sconvolta e in lacrime perché  nessuno la ascolta. E’ completamente abbandonata a sé stessa e io non posso fare niente perché  i tamponi non vengono effettuati se non ci sono particolari condizioni.

Perché  lasciano le persone sole? Forse perché  non sono abbastanza importanti?

E mi creda, Direttore, non è  il primo caso: è  già  successo anche alla famiglia di una mia amica, una famiglia che è stata tutta coinvolta. Scusi il termine ma è uno schifo, persone lasciate li sole per decine di giorni con febbre alta senza che nessuno si presenti,e poi alla fine ricovero urgente in fin di vita.

Queste cose non devono succedere. Siamo soli, completamente.

E’ una vergogna questo sistema che disprezzo perché ci fa sentire inferiori, di classe B rispetto a tanti altri.

Finisco tutto ciò con estrema amarezza e spero  che qualcuno ascolti perché  purtroppo  credo che ci siano davvero tante situazioni cosi, e se i morti aumentano, facciamoci una domanda!

Grazie.

Lettera Firmata

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