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Alcune considerazioni sul Coronavirus da parte di un lettore


Caro Direttore,

la prego di volere pubblicare queste mie poche righe. Righe che spero invitino a riflettere tutti coloro che avranno la pazienza di leggerle.


E’ ormai più di una settimana che la nostra città di Tortona, ma anche la nostra provincia e la nostra regione sono paralizzate da questa emergenza causata dal Coronavirus.

Disagi che hanno colpito tutte le strutture pubbliche (scuole, ospedali, tribunali, ecc…), spesso con disservizi molto gravosi, ma anche la vita privata di ognuno di noi.

In via preliminare vi è da dire che la salute pubblica DEVE essere protetta! E’ questione di umanità, di civiltà e, non in ultimo, di rispetto della nostra Carta Costituzionale.

Ma i latini dicevano: “Est modus in rebus” ossia che vi è una misura nelle cose. Una giusta misura per tutto.

Qualche sera fa, era a cena a casa mia, un amico fraterno e compagno di scuola del liceo del mio papà. Questo Signore fu primario del reparto di Medicina di un noto ospedale ligure, nonché medico specialista in pneumologia e virologia. Dico fu perché ora è uno di quei fortunati mortali che sono riusciti ad andare in pensione.

Questo Dottore, ha detto che il COVID-19 appartiene alla famiglia di virus noti per causare influenze che colpiscono le vie respiratorie (dal banale raffreddore alle sindromi più acute nei casi più gravi). Nei casi più gravi significa che vi è già un organismo compromesso e non che è il virus che sceglie di sua iniziativa come e dove colpire il malcapitato.

Si è vero. Il Coronavirus ha causato dei morti. I bollettini statistici emanati parlano chiaro. Purtroppo però non riportano altri dati molto utili a calmare il panico che regna sovrano in molti di noi. Questi dati sono l’età e le condizioni fisiche che i pazienti deceduti avevano prima di contrarre il COVID-19. Erano tutte persone anziane e/o compromesse da patologie. Non erano persone completamente sane.

Mio nonno, nel 2005, morì per una di queste influenze. Ma aveva una certa età ed il fisico compromesso da più di 60 anni di fumo (3 pacchetti al giorno di sigarette…ometto la marca per ovvie ragioni ma vi posso garantire che non erano di quelle leggere). Morì…come purtroppo morirono anche altre persone, in quell’anno ed in quel periodo, per lo stesso virus influenzale. Ma nessuna istituzione dichiarò lo stato di emergenza. Solo qualche raccomandazione su come prevenirla.

Ora vi è lo stato di emergenza. Panico fra la gente. Piscosi di essere contagiati. Supermercati svaligiati perché le persone si sono messe in quarantena da sole. Disagi nei trasporti internazionali. Disagi nelle strutture pubbliche. La domanda è perché? E’ forse il COVID-19 letale quanto Ebola o la Febbre Gialla? Tutti i contagiati periranno, tra atroci sofferenze, senza possibilità di cure o guarigione?

No! Falso! Chiunque di noi potrebbe essere stato contagiato, aversi fatto la sua degenza, preso gli opportuni antibiotici ed essere guarito. Pure io ho sono stato male quando, recentemente, ero a Malta per attività subacquee. Ho avuto la febbre! Ho preso i miei antibiotici, sono stato al caldo, mi sono respirato la sana aria di mare dal balcone di casa mia e dopo un giorno e mezzo ero ancora con la mia muta addosso ad esplorare i magnifici fondali e i relitti di quell’Isola.

Giulio Andreotti diceva: “Pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. Non voglio essere un complottista…lo lascio fare a chi non ha di meglio da fare. Ma sorge spontanea in me una domanda: COVID-19 è una reale emergenza sanitaria oppure è qualcos’altro voluto da chissà chi?

Ai posteri l’ardua sentenza.

Come molti sapranno, io lavoro in ambito internazionale. Vi posso garantire che ci stanno ridendo tutti dietro. Ci sono stati casi pure in Germania e in Inghilterra. Guardate come i rispettivi governi e mass media stanno gestendo l’epidemia influenzale nei loro Paesi e guardate come il nostro governo e i nostri mass media stanno gestendo la cosa qui!

Riflettete con la vostra testa non con la testa del giornalista o, peggio ancora, del politicante di turno.

Signori! Ritorniamo alla normale vita! E beviamoci tutti insieme una Corona! Alla faccia di tutto e di tutti!

Sempre grato per l’attenzione! Un caro saluto.

Pier Paolo F. G. Liuzzo

La lettera in redazione del nostro lettore, che abbiamo deciso di pubblicare, come tutte le lettere in redazione, esprime il parere di chi la scrive, condivisibile o meno e, come tutti i pareri, serve a portare un contributo alla discussione.

Come tutte le lettere in redazione noi non ci schieriamo né a favore né contro i pareri e le opinioni espresse dai lettori, com’è giusto che sia, in modo che ognuno abbia la facoltà, almeno su questo giornale, di esprimere la propria opinione.

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