Nel corso dell’ultimo periodo, la Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato, attraverso le Stazioni dipendenti e con l’impiego del personale femminile in servizio, ha proceduto a un’attenta prevenzione, sensibilizzazione e repressione dei reati che riguardano gli atti persecutori, i maltrattamenti in famiglia e le violenze in genere su donne e minori.

Si ricorda che i Carabinieri di Casale hanno stretti contatti con le varie organizzazioni pubbliche e di volontariato, che possono gestire le emergenze legate alle violenze su donne e bambini. In particolare a Casale Monferrato i carabinieri hanno attuato una stretta collaborazione con l’ ”Associazione Soroptimist”, ed è presente all’interno della Caserma una stanza adatta a gestire con il metodo investigativo più adeguato questi particolare reati. In ambito repressivo, i Carabinieri di Ticineto Po , al termine degli accertamenti in seguito alla querela presentata da una 50enne di Alessandria, denunciavano in stato di libertà per lesioni personali, violenza e resistenza a un incaricato di pubblico servizio un 27enne di Valmacca, poiché, per futili motivi legati alla consegna di una raccomandata, strattonava e inseguiva con la sua auto la donna, provocandole, oltre che a un preoccupante stato d’ansia, anche delle lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.


I Carabinieri ribadiscono alcuni consigli anti-stalking:  informarsi sull’argomento e adottare dei comportamenti tesi a scoraggiare, fin dall’inizio, lo stalker;  cercare di non reagire agli atti persecutori con paura, rabbia o minacce, in quanto si potrebbe rafforzare la motivazione del molestatore;  non sottovalutare il rischio ed essere prudente: ad esempio, registrare le chiamate, fuori casa non fermarsi in luoghi isolati o appartati, non seguire sempre gli stessi itinerari;  tenere un diario per riportare e poter ricordare gli eventi più importanti che potrebbero risultare utili in caso di denuncia;  raccogliere “prove” sullo stalking di cui si è vittima: conservare eventuali lettere, sms o e-mail a contenuto offensivo o intimidatorio;  tenere sempre a portata di mano un cellulare per chiamare in caso di emergenza un numero di pronto intervento.