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600 persone a Tortona e dintorni prendono il Reddito di Cittadinanza, in 300 disposti a lavorare. La situazione


L’altra sera durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Tortona, l’assessore al lavoro Luigino Bonetti ha fatto il punto sulla situazione relativa al Reddito di Cittadinanza percepito nell’area Tortonese che comprende tutti i Comuni della zona e alla possibilità che chi lo percepisce possa lavorare.

Ecco di seguito la relazione dell’assessore sulla situazione.


REDDITO DI CITTADINANZA

Complessivamente la misura coinvolge 596 persone che sono gli intestatari e i membri del nucleo famigliare.

Convocati: 596 (100%).

300 hanno firmato il Patto per il Lavoro

circa 100 esclusi (NON HANNO I REQUISITI)

60 esonerati (NON POSSONO LAVORARE).

A tutti gli utenti che si sono presentati al CENTRO PER L’IMPIEGO è stato erogato un laboratorio informativo di gruppo (sul RdC e sui servizi disponibili) ed un colloquio individuale/iscrizione-reiscrizione al CENTRO PER L’IMPIEGO, aggiornamento anagrafica del lavoratore e visione accompagnata delle offerte di lavoro specifiche per il RdC e generiche gestite dal CPI.

A chi non lo possiede già, viene preparato il CURRICULUM ed inserito sul portale MYANPAL.

4) In riferimento ai Progetti di utilità collettiva (PUC), il Comune di Tortona nell’Assemblea Consortile CISA tenutasi nel mese di dicembre 2019 ha manifestato la volontà, condivisa dai sindaci dei 39 Comuni consorziati, di assegnare al Consorzio l’organizzazione e la progettazione dei (PUC) a cui dovranno partecipare i beneficiari del Reddito.

La presenza del Comune in questa fase è fondamentale per poter realizzare il c.d. catalogo delle opportunità che è in corso di predisposizione e che necessita il  coinvolgimento del terzo settore e delle attività produttive del territorio.

5) Le istanze visualizzabili nel portale GEPI per il controllo esclusivamente anagrafico (cittadinanza o regolarità di soggiorno + 10 anni di residenza in Italia + ultimi 2 anni consecutivi) sono 388.

Le richieste ad oggi sono state tutte istruite con le seguenti risultanze parziali:

196 con istruttoria anagrafica positiva.

95 trasmesse ad altri comuni per le competenti verifiche. Nessuna di queste è stata riscontrata al momento dai Comuni.

97 con accertamenti anagrafici in corso (irreperibili dichiarati o con dichiarazione di irreperibilità attiva, con permesso di soggiorno non aggiornato o scaduto, con dati anagrafici inseriti difformi da quelli presenti in banca dati, ecc.).

La definizione dell’istruttoria (“finalizzazione”) è subordinata ai necessari chiarimenti e certezze interpretative sulla complessa attività dei controlli sul reddito di cittadinanza e piattaforma GEPI nonché sulle distinte competenze tra servizi sociali e anagrafe. Su questo occorre anche precisare che Anusca (Associazione Ufficiali d’Anagrafe) ha richiesto ancora recentemente ai Dirigenti Inps ampi chiarimenti operativi.

Segnalo anche che il Ministero del Lavoro, con circolare del 19.2.2020, è intervenuto sulla problematica delle persone richiedenti il reddito di cittadinanza ma cancellate dall’anagrafe per irreperibilità, rimettendo agli uffici comunali (servizi sociali e anagrafici) ulteriori accertamenti con modalità nuove e tempistiche non certo brevi.

6) I controlli non sono a campione, ma almeno per il tortonese sono svolti accuratamente su tutti i nuclei richiedenti.

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