Sulle verdure si scontano gli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito la provincia alessandrina danneggiando produzioni e serre.
Un “effetto maltempo” che si fa sentire sul carrello della spesa con i prezzi dei vegetali freschi che crescono, sulla base dei nuovi dati Istat relativi ai prezzi al consumo, del 1,2% a novembre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un aumento triplo rispetto a quello registrato dall’andamento generale dell’inflazione (+0,4%).
“Gli aumenti dei prezzi nel carrello non si sono però tradotti in un incremento di quelli alla produzione – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – dove la situazione resta difficile per gli agricoltori a causa dei gravi problemi causati dal maltempo ai quali si sta peraltro aggiungendo la difficoltà ad effettuare le semine nei campi allagati.Il risultato sono decine di migliaia di ettari di terreno coltivato finiti sott’acqua con ortaggi perduti, colture asfissiate, serre divelte, vigneti distrutti ed anche frane e smottamenti nelle campagne, che hanno fatto salire a decine di milioni di euro il conto dei danni stimati in agricoltura solo nella nostra provincia”.
Ad influire sull’aumento delle quotazioni sui banchi è stato anche il fatto che a novembre in Italia ci sono stati 6 nubifragi al giorno con un numero di tempeste di pioggia, vento, trombe d’aria e grandine pari a più del doppio dello scorso anno (+116%).
“Gli agricoltori – precisa il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – stanno facendo i conti con una forte riduzione della produzione sulla quale si innescano fenomeni speculativi sui prezzi per colpa delle distorsioni di filiera a scapito dei consumatori e dei produttori. I cambiamenti climatici colpiscono le imprese agricole con lo sconvolgimento dei normali cicli colturali che impattano sul calendario e sulle disponibilità con effetti concreti anche per i consumatori che sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale dell’offerta e dei prezzi dei prodotti che vengono abitualmente acquistati”.