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La giovane fotografa dianese Giulia Quaranta Provenzano scelta per il dossier fotografico nel Catalogo dell’Arte Mondadori

La trentenne dianese Giulia Quaranta Provenzano sabato 30 novembre 2019 presenzierà presso la Sala Dino Buzzati in Via Balzan n. 3, a Milano alla presentazione del prestigioso Catalogo dell’Arte Moderna n. 55, Editoriale Giorgio Mondadori che la vede protagonista nella sez. dossier fotografia. Il CAM, opera a testimonianza dei più importanti Artisti Italiani dal Primo Novecento ad Oggi, è da anni uno dei principali riferimenti per galleristi e collezionisti. Una grandissima soddisfazione dunque per la giovane ligure farne parte, scelta e voluta nel progetto da Gianni D’Alicandro e favorevolmente accolta altresì dal responsabile editoriale Carlo Motta, dal responsabile commerciale Massimo Pujia e dal coordinatore del comitato critico Giovanni Faccenda.

La Quaranta Provenzano esordisce rivelando che nel Catalogo, a proposito delle sue fotografie d’arte “Cocotte e le rose non colte”, “Identitas”, “Incoronate”, “In volo”, “Nel giardino della vita”, “She” e “Tra luci ed ombre. Resilienza” non passa inosservata la seguente nota critico-biografica <<UN VIRAGGIO DELLE CROMIE NATURALI VERSO POTENTI NARRAZIONI POP – (…) La natura in tutta la sua energia rielaborata digitalmente si affaccia nei paesaggi e nei particolari del mondo naturale negli scatti saturati di Giulia Quaranta Provenzano. Rielaborazioni che diventano momento di sospensione. Come accade ad esempio per i paesaggi montani, testimoni di biodiversità o per le nature morte e per i panorami campestri con la flora e la fauna locali. Immagini che virano la visione cromatica di un mondo naturale in direzione di vere e proprie narrazioni Pop>>. Ed ancora quale sunto del corposo e notevole curriculum artistico di GQP si legge <<(…) Giulia Quaranta Provenzano si laurea in Filosofia con una forte attitudine alla parola in versi che la porterà a editare diciotto volumi di poesie. Critica letteraria e di arti visive, la fotografia è un elemento costante che le ha permesso di esporre in mostre personali in Italia e all’estero – Roma, Udine, Venezia, Milano, Palermo, Imperia, Malta, Miami, New York – tra cui nel 2019 la partecipazione alla Pro-Biennale di Venezia nel contesto della Biennale d’Arte (Spoleto Pavilion e Scuola Grande di San Teodoro). I suoi lavori fotografici sono segnalati in diversi concorsi e premi di arte contemporanea e fotografia>>.

Infine Giulia ammette e spiega <<Oggi che ognuno si sente in diritto chiamare ‘arte’ il proprio capriccio del momento e tutti si atteggiano ad artista, io sospetto che gli Artisti quelli veri si trovino socialmente isolati… La rete è diventata per tanti una dipendenza emotiva, sempre più complesso disintossicarsi da essa perché luogo-non luogo ove illusoriamente molti si costruiscono un’immagine ritoccata e su misura di brillante aspettativa. “Io, Io, Io” abusato ove non vi sono più confini tra strumento e fine, distratte deformità continue, costantemente lontani dall’autentico essere e soprattutto pensare e fare. Non v’è spazio per l’ima Arte in ciò, per la relazionalità di carne ed ossa, per un impegno focalizzato su istinto e/o pensiero etico, morale, sociale. Internet quale accentratore palco per un ego steroideo, quanto di fumo eppur pubblicizzato senza sosta tra la più subdola solitudine identitaria e collettiva. Se dunque ho deciso di accettare di far parte del CAM n.55 è perché sono convinta sia necessario lasciare un segno tangibile e controtendenza in questi anni confusi, per dimostrare la mia attenzione all’ambiente per primo …Io sono nata e vivo in Liguria, e proprio la Liguria per esempio ha un mare di plastica. Basti sapere che nel Mar Ligure vi è la maggiore concentrazione di rifiuti sui fondali rocciosi, 1500 oggetti per ogni ettaro d’incoscienza!>>.

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