Direttore, buona giornata.
Tempo addietro ho scritto chiedendomi quanti fossero i comuni del circondario dotati di ordinanza di pulizia dei fossi del loro territorio per prevenire almeno in parte gli allagamenti ed i danni dovuti alle consistenti piogge che ciclicamente investono l’Italia da nor a sud.
Constato che ad ogni evento di una certa entità i problemi sono quasi sempre gli stessi e, pur tenuto conto dell’intesità, direi che poco o quasi nulla è stato fatto dai piccoli comuni per prevenire od attenuare tali consguenze.
Salvo errore Monleale e’ stato il comune che per primo è intervenuto in questo senso, stando alla stampa locale, Viguzzolo ha allo studio l’ordinanza, non saprei dire se sia già stata emessa, e Casalnoceto ha emesso in questi ultimi giorni l’ordinanza in questione sempre secondo la stampa locale.
Direi che questo dovrebbe sssere il primo passo perche’ si dovra’ poi verificare se viene effettuato un monitoraggio attento e puntuale circa l’osservanza di tali ordinanze e sull’applicazione delle sanzioni previste.
Attendiamo sempre gli interventi dello Stato per i risarcimenti ma la domanda dovrabbe essere: cosa e’ stato fatto o si fa per evitare in parte e prevenire danni e tragedie di questo tipo?
Come già scritto, in un comune almeno si e’ ammesso chiaramente, in camera caritatis, che per ragioni elettorali è “meglio soprassedere”. Siamo sicuri che sia uno solo? Amministrare significa questo?
Basta farsi un giro per il circondario, verificare prima e periodicamente di persona almeno a campione dovrebbe essere il primo dovere di un amministratore, per toccare con mano l’abbandono totale o quasi della cura del territorio. Quelle che erano rogge sono oggi, da almeno una ventina di anni, ornai solo solchi più o meno profondi pieni di arbusti o immondizia. Si provvede solo e sempre dopo alla pulizia. Un esempio? Fino a stamane il fossato che costeggia la strada che da Casalnoceto porta a Volpedo si presenta libero da vegetazione nel territorio di Casalnoceto, suppongo ma potrei sbagliare fino al confine comunale, mentre per il resto è totalmente abbandonato a se stesso. Di competenza dei comuni confinanti, della provincia o di chi?
Le mie sono domande, nel senso che chiedo a chi può chiarire, che difficilmente troveranno una risposta ma che vogliono testimoniare l’abbandono di qualsiasi cura del territorio salvo poi chiedere, dopo danni e tragedie ampiamente annunciate, a gran voce interventi statali ed altro.
Ognuno si assuma le proprie responsabilita’, con coerenza, e amministri il proprio territorio nell’interesse della collettività sempre, senza “sbandamenti” dettati da logiche che sarebbe meglio non menzionare nemmeno ma che tutti conosciamo.
Cordiali saluti
Il Tortonese fedele