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La libertà di espressione e di stampa in Italia è a rischio. Emerge da un dibattito a Tortona

«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.» Così recita l’articolo 21 della Costituzione italiana dedicato alla libertà di manifestazione del pensiero.

Purtroppo, però, questa libertà è fortemente a rischio.


E’ emerso in un dibattito pubblico che si è svolto ieri sera a Tortona, in via Pellizzari 6, moderato da Andrea Mantovani, che ha visto al partecipazione del segretario locale di Fratelli d’Italia Mario Galvani e del direttore di Oggi Cronaca, Angelo Bottiroli.

Sold Out la sala del Circolo “Il Leoniero” occupata in ogni ordine di posto per ascoltare chi la censura, dal più grande social, cioé Facebook, l’ha subita e cioé, appunto, proprio Angelo Bottiroli che si è visto cancellare d’imperio il profilo Facebook solo perché aveva pubblicato nomi e foto di CP.

“Oggi Cronaca – ha detto il nostro Direttore – vuole essere un giornale libero e pubblica articoli di ogni provenienza, dalla Sinistra alla Destra, dall’Anpi a CP alla Chiesa, ma purtroppo oggi, la libertà di espressione e di stampa è fortemente a rischio: il Social ci ha avvisato che la nostra pagina era a rischio di oscuramento e io, solo perché avevo pubblicato alcuni link a quegli articoli cancellati dalla pagina da FB, ho visto il mio profilo spazzato via e non sono più riuscito ad averne un altro perché come i “boot” (programmi di controllo del Social) riconoscono le stesse amicizie, foto, adesione a gruppi o altro, cancellano ogni altro profilo che mi riguarda, quindi io non potrò mai più avere un profilo personale con gli amici di Tortona e della zona, malgrado come direttore di un giornale mi reputi molto pluralista.”

Questa, ad avviso di Bottiroli, è una censura ingiusta che unita ad altri casi di mancata libertà dovuta agli orientamenti di molti giornali che seguono le indicazioni degli sponsor, degli editori e di chi realmente li finanzia, rende veramente difficile credere che l’articolo 21 della Costituzione Italiana sia in vigore a 360 gradi.

Altri casi di censura sono stati illustrati da Mario Galvani e dallo stesso Andrea Manotvani.

Casi reali che devono far meditare se siano effettivamente liberi di esprimere il nostro pensiero oppure no e se veramente esista la libertà di stampa.

Il dubbio è fortemente lecito.

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