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Due dianesi aggrediscono una guardia giurata e tentano di sfilargli la pistola

La scorsa notte, intorno alle ore 02.00, la pattuglia della Squadra Volante si recava in via Milano a Diano Marina per un’aggressione subita da un dipendente di una società di vigilanza.

Quest’ultimo riferiva ai poliziotti che dopo aver parcheggiato l’autovettura di servizio in via Milano per procedere ad effettuare un controllo appiedato, veniva avvicinato da 3 giovani che si aggiravano per la via in evidente stato di alterazione.


Due di questi iniziavano ad insultarlo e minacciarlo e la situazione degenerava nel momento in cui lo stesso, trovandosi in difficoltà, prendeva il telefono per chiedere ausilio alla Sala Operativa.

In particolare, uno dei due ragazzi intimava alla guardia giurata di non chiamare nessuno altrimenti lo avrebbe “riempito di botte” e nel frattempo tentava invano di sottrargli il telefono spingendolo, strattonandolo ed infine colpendolo con un pugno al volto.

Il secondo giovane si univa al primo afferrando il calcio della pistola che la vittima aveva in fondina e tentando di sottrargliela, non riuscendo nell’intento grazie alla ferma resistenza che la guardia giurata riusciva ad opporre anche utilizzando, a fronte dell’estremo pericolo, lo spray al peperoncino contro i due aggressori.

A questo punto entrambi i giovani mollavano la presa e quando dopo pochi istanti giungeva la Volante uno dei due si dava alla fuga.

I poliziotti subito si ponevano al suo inseguimento e dopo poco lo intercettavano.

Gli autori dell’aggressione, Castelein Mattia, classe 2000 residente a San Bartolomeo al Mare e Gagliotti Giovanni, classe 1999 residente a Diano Castello, incensurati, venivano arrestati per tentata rapina in concorso e il soggetto che aveva tentato di allontanarsi altresì per resistenza a pubblico ufficiale, essendosi scagliato contro gli operatori nel momento in cui veniva da questi bloccato.

Si è svolto stamane il rito per direttissima in esito al quale il giudice ha convalidato l’arresto ed applicato ad entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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