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Dall’impresa alla digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni: una sfida possibile ad Alessandria

Nonostante le innegabili criticità che il nostro territorio sta attraversando c’è una sfida straordinaria che è stata vinta negli ultimi mesi, dopo una rincorsa difficile da immaginare, vista la frammentazione della provincia (che conta poco meno di 190 comuni, molti dei quali piccoli o piccolissimi) e il ritardo importante che l’Italia ha accumulato sul tema della digitalizzazione. 

ALESSANDRIA – Grazie a un lavoro di pressione e coordinamento incessante, svolto dal Prefetto di Alessandria Antonio Apruzzese e alla disponibilità e all’impegno dei sindaci, tutti i comuni sono entrati nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr), una banca dati fondamentale per pianificare e realizzare servizi digitali capaci di offrire risparmi alle Pubbliche Amministrazioni e ai cittadini (sia di tempo per svolgere pratiche burocratiche che economici) e pianificare i prossimi passi verso la digitalizzazione del territorio e la riconversione delle Pubbliche Amministrazioni a modelli di funzionamento “4.0”. 


A Palazzo Monferrato, in una sala gremita, giovedì 17 ottobre questo importante risultato è stato celebrato con il convegno “Dall’impresa 4.0 alla P.A. 4.0: una sfida possibile”. Sul palco, grazie all’impegno della Prefettura di Alessandria e della Camera di Commercio, si sono alternati autorità (presenti oltre al Prefetto Antonio Apruzzese, il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il presidente della Provincia Gianfranco Baldi, il presidente della CCIAA Gian Paolo Coscia, il vescovo di Alessandria Guido Gallese), imprenditori e rappresentanti della P.A. coinvolti dal cambiamento in atto e dall’obiettivo, sfidante ma non impossibile, di dare nuova linfa al territorio attraverso l’impiego delle nuove tecnologie e il lavoro di riprogettazione e reingegnerizzazione dei processi che si rende necessario (oltre al necessario processo di adeguamento tecnologico e uniformazione dei database, oggi gestiti da decine di migliaia di sorgenti differenti).  

Moderati dal giornalista del Sole 24 Ore Luca Tremolada, i relatori hanno contribuito a fare il punto sulla digitalizzazione della nostra provincia, passaggio fondamentale per rilanciare il territorio e offrire nuove possibilità ai cittadini e alle imprese. Alessandria, grazie al salto in avanti di questi ultimi mesi, si pone in Italia come un modello a cui tendere e da replicare in altri contesti, risultando un’eccellenza a livello nazionale. A marzo i comuni inseriti nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente erano appena 17, mentre pochi mesi dopo, a settembre, tutti i municipi della provincia hanno raggiunto l’obiettivo. Si tratta di un risultato straordinario – come ricordato più volte dal palco, anche dal Commissario Straordinario dell’Agenda Digitale Luca Attias e dall’Ufficio Informatico Team Digitale, rappresentato da Michele Melchionda – anche considerando che il Piemonte, fra le Regioni più avanzata nel contesto italiano sul tema della digitalizzazione, è comunque fermo a poco più del 64% delle adesioni comunali all’Anpr. 

L’inserimento di tutti i cittadini in un servizio unico di Anagrafe Nazionale rappresenta un passo da intraprendere il prima possibile per poter proseguire lungo la via dell’innovazione, con i prossimi passi orientati alla sempre maggiore implementazione dello Spid (l’attribuzione a una persona di un’identità digitale certa, che le consenta di operare online come se si trovasse fisicamente presente di fronte a uno sportello) e i servizi di PagoPa, strumento per svolgere via internet una serie di azioni oggi in molti casi ancora legate a operazioni fisiche e a produzione di materiale cartaceo, con i tutti i disagi, ritardi e aggravi di costo che ciò comporta. Su questo fronte la sfida del territorio è ancora lungi dall’essere vinta (le identità digitali riconosciute nel comune di Alessandria sono solo 4900, 22594 in provincia e 286893 in regione). 

Durante il convegno sono intervenuti anche il Consigliere della Corte della Conti, Sezione controllo del Piemonte, Luigi Gili, per illustrare il ruolo fondamentale che la Corte ha avuto e continua ad avere nella digitalizzazione (oltre ai grandi risparmi che in futuro sarà possibile ottenere, con evidente beneficio per i cittadini) e Cosimo Comella (Tecnologie Digitali e Sicurezza Informatica, Garante Protezione dei Dati Digitali), per sottolineare l’ulteriore sfida che accompagna la progressiva digitalizzazione, vale a dire la protezione dei dati personali dei cittadini e la tutela dei sistemi informatici dagli attacchi hacker mirati alla sottrazione di dati sensibili. 

Nella seconda parte dell’incontro la parola è passata alle aziende del territorio, con esempi di imprese 4.0 operanti in provincia e riflessioni su come sia cambiato l’approccio di imprenditori e manager di fronte all’enorme mole dei dati oggi da gestire, risorsa preziosa ma al contempo nuova sfida da affrontare. Hanno portato la loro testimonianza Massimo Agrati (DIMAC srl), Nicola Di Marino e Andrea Carau (BCUBE spa) e Andrea Brianti (Guala Dispensing spa). 

Gli interventi di chiusura dell’incontro sono spettati all’Ingegner Gaetano Riccio, Dirigente del Comune di Alessandria con delega al tema della digitalizzazione, che ha illustrato i passi avanti realizzati dal nostro capoluogo e gli obiettivi per il prossimo futuro, caratterizzati dall’obiettivo di porre al centro dei processi il cittadino e non più l’Ente, ridisegnando i servizi sulla base delle necessità dell’utente e delle opportunità che la digitalizzazione porta con sé, e ad Alberto Peracchio dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, che ha illustrato i possibili vantaggi per la collettività legati alla transizione digitale nella Sanità (con particolare attenzione ai benefici garantiti dalla migrazione verso piattaforme “cloud”), senza tralasciare gli aspetti della sicurezza e l’attenzione massima da porre sul fronte della protezione dei dati personali. 

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