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Appuntamento speciale mercoledì a Tortona col Circolo del Cinema al Megaplex Stardust

FILM EVENTO al Megaplex Stardust in collaborazione con il Circolo del Cinema di Tortona. La Proiezione del film Arbëria, opera prima della regista Francesca Olivieri, è prevista con un’unica data evento il 2 ottobre alle 21.

La visione del film sarà introdotta da alcuni membri del cast artistico e tecnico: CATERINA MISASI ( Interprete, protagonista del film), BRIXHILDA SQHALSI (Interprete, co- protagonista del film), MARIO PARRUCCINI (Direttore della fotografia) e FEDERICA BOLOGNA (Scenografa).

Il film racconta la riscoperta delle origini di una donna, Aida, interpretata dall’affascinante Caterina Misasi, che ritorna nel villaggio della sua famiglia, situato al confine tra la Basilicata e la Calabria. Arbëria Scritto e Diretto da Francesca Olivieri. Montaggio. Fabio Nunziata. Sound design: Luigi Porto. Fotografia: Mario Parruccini. Scenografia: Federica Bologna. Attori: Caterina Misasi – Aida, Anna Stratigò – Arjela, Brixhilda Sqhalsi – Lucia, Carmelo Giordano – Ascanio. Prodotto da Open Fields Productions. Origine: Italia, 2019. Lingua : Arbëreshe, Italiano. Film sottotitolato in italiano Durata : 80 minuti. Genere : Drammatico

SINOSSI Aida Greco è una sarta che ha imparato questo mestiere da suo padre. La donna vive in una città del Nord Europa, dove ha aperto un atelier di moda. Aida è originaria di un villaggio ai piedi del Pollino, in Calabria, dove sono mantenute in vita le tradizioni e la lingua di una minoranza, quella degli Arbëreshë. Quando Aida deve tornare a casa della sua famiglia, per commemorare la morte del padre, rivive alcuni conflitti con il fratello Ascanio. Nelle sue visioni ad occhi aperti e nei suoi incubi notturni, la donna si ricorda del sentimento di vergogna che ha provato per la sua appartenenza a questa minoranza, spesso denigrata, oppure bersaglio di offese da parte degli abitanti del suo villaggio. Durante questo soggiorno rivede sua nipote, Lucia, una ventenne audace e fiera delle sue origini. Tra le due donne nasce una solidarietà, fatta di confessioni intime e di un’ironia comune. La donna riscopre così, la sua appartenenza a questo popolo, accogliendo quella vergogna e trasformandola in qualcosa che forse può aiutarla a capire se stessa. Quando fa ritorno nella sua città, la donna ha la giusta distanza per analizzare tutte le emozioni che ha provato durante il suo viaggio in Arbëria. Un anno dopo ritorna al villaggio di famiglia, per celebrare le nozze di Lucia. I sentimenti soffocati della donna, si trasformano però, in una serie di incubi che coinvolgono il destino di quel villaggio di montagna e il suo legame con la sua terra.


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