Promozione sui social, sugli organi e quotidiani online per incentivare il turismo e far conoscere l’attività, i prodotti e il territorio. Questo dovrebbe fare ogni ente o associazione che voglia farsi conoscere e dovrebbe farlo attraverso un minimo investimento nel settore. Questo è quello che ha fatto la Strada del Vino Valcalepio.

Nel corso delle ultime settimane abbiamo ricevuto diverse email dove si parlava di questa strada del vino, l’ultima delle quali riporta un articolo su “Italia a tavola” al link https://www.italiaatavola.net/vino/tendenze-e-mercato/2019/8/31/strada-del-vino-valcalepio-meta-del-turismo-enogastronomico/62348/.


L’aspetto curioso (per non dire il dramma) consiste nel fatto che nel corso di questa estate abbiamo ricevuto tantissime notizie e comunicati che promuovo siti e luoghi (come questa strada del vino bergamasca) e neppure un’email di promozione dalla strada del Vino dei Colli Tortonesi che col suo Timorasso (e non solo) non ha nulla da invidiare a tanti altri territori e strade del vino, forse meno importanti.

Perché la Strada del vino dei Colli Tortonesi non ha approfittato dell’estate per promuovere il nostro territorio?

E’ una domanda che ci siamo posti vedendo arrivare email da ogni dove tranne che dai nostri luoghi e così abbiamo deciso di scriverlo perché questo immobilismo è l’esempio di come non si deve agire.

Abbiamo deciso di farlo affinché si prenda coscienza che la promozione, oggi, ha strade profondamente diverse dal passato, e il web rappresenta il veicolo più importante.

Non basta, però, un sito internet per promuovere un Strada del vino, ma è necessaria un’azione a 360 gradi, soprattutto sui social e per questo non servono investimenti milionari ma solo qualche migliaio di euro, se non meno.

Come andiamo ripetendo da tempo: è inutile organizzare manifestazioni, costituire enti e associazioni se poi manca la giusta promozione delle iniziative e dei prodotti…..