Il giorno dopo l’omicidio del pensionato di 74 anni, Antonello Pratis Pagani, da parte del figlio Andrea di 43 anni che a sua volta sembra abbia tentato di uccidersi, in paese, a Casalnoceto, dov’è avvenuto, non si parla d’altro e il commento più usato dagli abitanti è quello di una morte annunciata.
Tutti o quasi, in paese, a quanto pare, sapevano dei diverbi, delle divergenze, delle liti che si verificano spesso tra padre e figlio, col primo che, stando a quanto raccontano in paese, aveva sempre la peggio.
Purtroppo la convivenza tra il genitore e il figlio, sempre secondo molti abitanti di Casalnoceto, non era ottimale e sono in tanti, adesso, a chiedersi il motivo per cui non sia stato possibile intervenire per porre fine a questa situazione di disagio.
Ma era davvero è possibile dividere padre e figlio?
Chi è genitore sa quanto amore si può avere per un figlio e quanti sacrifici si è disposti a fare (e subire) pur di cercare, in qualche modo di soddisfare le esigenze del propri figli.
Sacrifici, però, che Antonello Pagani, alla fine, ha pagato con la vita