“Il 2019 può essere catalogato come un anno difficile con una riduzione quantitativarispetto al 2018 e una qualità complessiva da verificare una volta raccolto e stoccato il prodotto. La colpa? Condizioni climatiche, cimice asiatica e cascola. E’ molto difficile in questo momento stimare in modo preciso il quantitativo di nocciole che verranno raccolte. L’auspicio è di rimanere sulle quantità conferite nell’ultima stagione, contando anche sul numero di noccioleti che, terminata la fase di allevamento, stanno entrando in produzione. E grazie ai contratti di filiera, in particolare quello con l’industria dolciaria Novi siamo in grado di offrire nuovi sbocchi economici ai nostri produttori, un progetto che guarda alla qualità e alla valorizzazione di un prodotto di eccellenza piemontese, oltre ad essere un esempio di trasparenza ed eticità”.
Così Mauro Bianco, presidente Coldiretti Alessandria, durante il suo intervento alla diciassettesima edizione della Fiera Mercato della Nocciola Piemonte che ogni anno si svolge con rinnovato interesse da parte di esperti del settore e di pubblico alla Piagera di Gabiano, in Val Cerrina, in collaborazione con Coldiretti Alessandria.
E’ stato il sindaco, Avv. Domenico Priora, ad aprire i lavori al convegno “Annata corilicola 2019, cosa dobbiamo aspettarci?” al quale hanno preso parte il presidente della Cooperativa “Monferrato Frutta” Ing. Giovanni Brusasca e,per la parte tecnica, il responsabile corilicolo di Coldiretti Alessandria Alberto Pansecchi che ha fatto il punto sull’annata in corso sottolineando come “la cascola, che è da sempre una costante della coltivazione del noccioleto quest’anno abbia raggiunto percentuali davvero preoccupanti. Tutto questo viene sommato all’apprensione destata dalla cimice asiatica che sembra aver individuato nel nostro areale, un luogo ottimale per svilupparsi e che sta manifestando la propria presenza, in misura difforme ma consistente un po’ ovunque”.
Nella coltivazione, fondamentale è la qualità che deve essere mantenuta ad un livello molto alto per continuare a produrre una nocciola di alto pregio ha sottolineato il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo che, presente all’iniziativa, ha ribadito come “le prospettive del settore corilicolo, valutate in un arco di 20 anni, sono rassicuranti: le industrie dolciarie che ritirano il 95% del prodotto, manterranno nel tempo la domanda e la trattativa sulla remunerazione sarà garantita attraverso la Cooperativa “Monferrato Frutta” garantendo trasparenza dei prezzi, assistenza agli associati, concorsi a premi sulla qualità e pagamenti tempestivi”.
Pubblico numeroso e grande interesse anche per lo spazio dedicato alle novità della meccanizzazione in netta contrapposizione “alla nocciola coltivata all’estero, spesso risultato di condizioni lavorative di sfruttamento. Purtroppo una grande quantità viene importata anche in Italia. L’accordo con la Novi, realmente interessata a un prodotto di qualità, premia i produttori con un sistema che prevede un prezzo garantito al momento del conferimento e, soprattutto, una sua rivalutazione durante l’annata nel caso in cui il mercato registrasse un aumento del valore delle nocciole”, ha concluso il Presidente Bianco.