Non ci interessa se qualcuno ci additerà per l’ennesima volta, come giornale di destra quando non è vero – ma attenzione alle offese perché i ban su FB sono pronti – perché per noi tutte le persone sono uguali, però quello che è accaduto ieri ha davvero dell’incredibile e non possiamo non scriverlo.
Sabato 6 luglio, via Carducci: all’uscita del supermercato ci sono due gruppetti di persone: da una parte un immigrato di colore che chiede l’elemosina appoggiato ad un pilastro, mentre a fianco si trovano due attivisti di Azione Tortona (affiliata a CasaPound) che fanno la raccolta alimentare per donare cibo alle famiglie bisognose di Tortona.
Ognuno svolge il proprio “compito” con grande tolleranza l’uno dell’altro. E’ impossibile vedere uno e non vedere l’altro, eppure qualcuno telefona ai vigili urbani di Tortona e chiede se gli attivisti di CasaPound sono in regola col permesso di occupazione suolo pubblico. La segnalazione a quanto pare, riguarda solo la presenza di CasaPoud
“Sabato mattina – dice Andrea Mantovani responsabile del sodalizio tortonese – è successa una cosa al quanto assurda. Tramite una segnalazione arrivata al comando della municipale, un vigile urbano è venuto a prenderci i documenti per controllare che non stessimo occupando il suolo pubblico con un banchetto. Cosa che non stava accadendo, vista l’esposizione di due semplici carrelli per la RACCOLTA ALIMENTARE, accettata ed autorizzata come presidio dalla questura di Alessandria. Infatti se non si utilizzano tavoli, sedie o gazebo non serve l’autorizzazione del comune, ma solo della questura. Al nostro fianco, invece, indisturbato, un abusivo irregolare continuava il suo accattonaggio molesto.”
“Accattonaggio molesto – aggiunge Mantovani – perché tante volte stava lì fermo aspettando che la gente gli donasse qualche monetina, altre volte invece inseguiva i clienti per qualche metro (per me comunque in modo molesto, dato che io non inseguo nessuno per farci donare il pacco di pasta). Voglio ricordare che noi, a differenza di altri che al sabato mattina dormono, raccogliamo generi alimentari in modo volontario, per poi distribuirli alle famiglie in difficoltà che sosteniamo ogni mese.”
La foto, scattata da Azione Tortona, testimonia il momento del controllo.
Non sappiamo se il Vigile urbano (che era obbligato a intervenire vista la segnalazione) abbia poi controllato anche l’immigrato che chiedeva l’elemosina che – molto verosimilmente – ha smesso di farlo in presenza del vigile o se, l’immigrato si sia allontanato spontaneamente vedendo quanto accadeva a fianco ma una cosa è certa: l’agente di Polizia municipale è intervenuto prima da Azione Tortona perché chi ha fatto la segnalazione al comando ha parlato esplicitamente della raccolta alimentare e quindi l’agente, svolgendo correttamente il proprio dovere è intervenuto su CasaPound.
Noi crediamo che questo possa essere riconducibile un atto discriminatorio, cioé di razzismo. Razzismo al contrario ovvio, perché la segnalazione ha riguardato i bianchi e non il nero (o entrambi) ma sempre e comunque, a quanto pare, un atto di razzismo.
Il razzismo, infatti, viene definito anche in questo modo: “Qualsiasi discriminazione esacerbata a danno di individui e categorie.”