Partivano dall’Emilia per uno shopping itinerante tra autogrill autostradali e l’Outlet di Serravalle Scrivia, due marocchini E.H.D. di 29 anni e N.M. di 31 anni, entrambi residenti in provincia di Reggio Emilia che, anziché pagare, rubavano cospicue quantità di articoli alimentari, elettronici e di abbigliamento, occultandoli in borse schermate da fogli di carta stagnola al fine di eludere i sistemi antitaccheggio.
E’ quanto accertato dagli Agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Alessandria Ovest che, lo scorso aprile, lo hanno sottoposti a controllo sull’autostrada A/21, presso l’autogrill di Tortona.
Durante il controllo gli Agenti hanno notato un certo nervosismo da parte dei due e da un più approfondito controllo della vettura, la coppia risultava avere occultato nell’auto 32 tranci di parmigiano reggiano, 4 prosciutti, vari generi alimentari nonché capi di abbigliamento “lacoste”, varie polo “Ralph Lauren”, profumi e console gioco “Nintendo”, per un valore totale di circa 3000€.
La merce veniva tutta sequestrata e nel contempo, gli Agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Alessandria Ovest, coordinati dal Comandante Sost. Commissario Coord.re Luca COLUSSI, avviavano gli accertamenti per individuarne la provenienza, acquisendo le immagini di sorveglianza degli autogrill autostradali e dei negozi dell’Outlet di Serravalle.
La meticolosa analisi dei video permetteva di individuare i due soggetti proprio mentre sottraevano la merce: il metodo utilizzato risultava particolarmente ingegnoso, infatti mischiandosi alla clientela, celavano la merce in borse, appositamente schermate nella parte interna con fogli di carta stagnola, riuscendo così a varcare le soglie dei negozi senza far attivare i sistemi di allarme.
D’altronde il metodo utilizzato era collaudato poiché già in altre circostanze erano stati sorpresi in flagranza di analoghi furti.
La consistenza delle prove a carico ha comunque consentito all’ Autorita’ Giudiziaria di emettere, nei giorni scorsi, nei confronti dei due marocchini, provvedimenti cautelari dell’obbligo di dimora in provincia di Reggio Emilia al fine di scongiurare ulteriori viaggi di “shopping facile” dei due soggetti.
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