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Già nel 1700 Tortona aveva il problema dei barboni e della ludopatia. Risulta nel nuovo annuario della Pro Julia Dertona presentato ieri


La rivista semestrale della Pro Julia Dertona, stavolta in un’unico annuario dedicato a Vittorio Moro, è stata presentata ieri pomeriggio nella sala grande del Circolo di Lettura, in corso Leoniero a Tortona.

Per chi non lo sapesse, la Pro Julia è un’associazione di persone che si occupano di studiare la storia di Tortona, attraverso scritti e documenti del passato e, ogni anno, presentano questi studi in un’apposita rivista che viene regalata ai soci ma si può acquistare presso il Circolo di Lettura, o meglio ancora presso lo studio del presidente, il notaio Ottavio Pilotti che si trova in corso Montebello, a pochi passi di distanza dallo stesso Circolo di Lettura, quest’ultimo, il luogo più esclusivo di Tortona, dove per farne parte bisogna essere presentati da almeno due soci e l’affiliazione (che peraltro non costa affatto poco) deve essere approvata dall’assemblea dei soci.

Alla cerimonia di ieri, oltre ai tesserati della Pro Julia e a coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’annuario, era presente in duplice veste di socio della pro Julia e Sindaco della città, anche Federico Chiodi, accompagnato dal vice sindaco Fabio Morreale.

Presente in sala anche l’ex assessore Marcella Graziano e tanti tortonesi illustri, studiosi e non, a cui si deve molto sulla storia di Tortona.

Ottavio Pilotti

I lavori sono stati aperti da Pino Decarlini, forse lo storico più autorevole della zona (il più longevo rimane Armando Bergaglio….) che ha sottolineato l’importanza e l’intelligenza di Vittorio Moro, docente all’istituto “Dante Alighieri” dove ha conosciuto la giovane moglie, presidente della Cassa di Risparmio di Tortona e politici di lungo corso oltre che personaggio “atipico” amante dei cappelli, soprattutto negli ultimi anni.

Il Sindaco Chiodi ha ricordato la figura di Moro e i loro scambi di opinioni sulla politica italiana e locale: “la Pro Julia – ha detto il primo cittadino di Tortona – è un elemento caratterizzante della città e io sono orgoglioso di essere presente a questa presentazione.”

Pino Decarlini

La parola è passata ad Ottavio Pilotti che ha ricordato Moro anche per i suoi studi sulle banche e sulla moneta e- quando era in Comune – è riuscito a salvare l’area Orsi (quella dove si trova il museo in via Emilia nord – ndr) da un intervento edilizio perché qui si volevano realizzare dei condomini.

Poi è stato illustrato l’annuario e fra i tanti contributi portati da Cesare Goglino, Sergio Pagano, Giuseppe Decarlini, Giacomo Alberto Donati, John Alexander dagli Stati Uniti, Lelia Rozzo, Carlo Bianchi, Fausto Miotti, Carlo prosperi e molti altri, ce n’è stato uno che ci ha particolarmente colpito e riguarda un articolo contenuto nella rivista dl titolo “Si può mangiare carne in quaresima” dello stesso Ottavio Pilotti che ha recuperato un vecchio documento del 1700 da cui risultava che già da allora il Comune di Tortona aveva il problema dei barboni, del gioco d’azzardo e del tribunale che era già stato chiuso una volta in quel periodo ma poi venne riaperto, cosa che difficilmente potrebbe accadere oggi.

Insomma corsi e ricorsi storici di una città dove, a distanza di 300 anni, il divario fra ricchi e poveri continua ad esserci (e ci sarà sempre) e certi problemi di allora sono ancora d’attualità oggi.

Di seguito altre immagini dell’evento.

Lelia Rozzo
Casare Goglino a destra

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