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Tremila persone per Salvini a Tortona. Duro attacco a Cinquestelle, Coop migranti, giornalisti e Saviano

Si sente tradito dai Cinquestelle, Matteo Salvini, segretario della Lega, che ieri sera ha raggiunto Tortona per sostenere la candidatura a Sindaco di Federico Chiodi e ha parlato ad una folla di circa tremila tortonesi, forse ancor di più, tenendo un comizio nel cortile della ex caserma Passalacqua, per un vero e proprio bagno di folla incredibile.

Il segretario nazionale della Lega non le ha mandate a dire, ma l’impressione principale che è emersa dalle sue parole è stato senza dubbio il trattamento che gli alleati di Governo, cioé il Movimento Cinquestelle, gli stanno riservando e che sicuramente lo hanno sorpreso.

“Agli attacchi delle opposizioni ci sono abituato – ha detto Salvini ai tortonesi – che il PD mi insulti e chieda le mie dimissioni ogni giorno ci sono abituato: se un giorno mi alzassi e nessuno del PD chiedesse le mie dimissioni o il giorno in cui Renzi dicesse ‘Bravo Salvini’ vuol dire che ho sbagliato qualcosa. Fino a che Renzi e gli altri esponenti del PD mi attaccano, significa che sto lavorando bene. Quello che mi incuriosisce non sono gli attacchi dell’opposizione ma gli insulti di qualcuno che dovrebbe essere un mio alleato e che sta governando con me. Però per fare le cose bisogna essere al Governo, perché solo chi governa può realizzarle e allora faccio esercizio yoga e cerco di imitare le tre scimmiette: non vedo, non sento e parlo il giusto. Così vado avanti e mantengo la parola che ho dato agli italiani: vado avanti perché le cose da fare ce ne sono tante.”

Un altro passaggio importante del discorso di Matteo Salvini è stato quello relativo ai migranti: “Abbiamo diminuito gli sbarchi di oltre il 90% – ha detto di fronte ad una folla che più volte scandiva a gran voce il suo nome – e coi soldi che abbiamo risparmiato assumeremo poliziotti, finanzieri e tanti altri. Però io ho gli occhi aperti e invito anche voi tortonesi ad averli, perché quello che leggo su alcuni giornali in questi giorni non mi piace e mi sembra che ci sia qualcuno che abbia nostalgia degli sbarchi di migliaia e migliaia di persone e vorrebbe farmi riaprire i porti. Finché sono il Ministro dell’Interno faccio e farò di tutto perché in Italia i clandestini non arrivino. Senza se e senza ma. Possono processarmi, vado a processo a testa alta: non mi interessa.”


Salvini ha attaccato più volte anche certi giornalisti, soprattutto quelli della televisione, rei di non pubblicare tutto quello che la Lega sta facendo e di non dire certe cose o di farle apparire non complete, e quindi diverse dalla realtà.

I candidati della Lega di Tortona con Salvini

Poi ha elencato una serie di fatti che il Governo sta facendo contro la Mafia come la nascita di scuole e altre attività sociali nei luoghi dove prima prosperava la malavita: “Questi sono i nostri fatti – ha aggiunto Salvini non parole come fa Saviano.”

Il “Capitano” (Così Salvini è soprannominato bonariamente dai leghisti) ha concluso il suo lungo intervento con l’invito a recarsi a Milano, sabato prossimo, in piazza Duomo per una grande convention dove ci saranno anche i leader di destra degli altri Stati dell’Europa: “Perché è tempo che l’Italia torni a farsi sentire in Europa. Non possiamo più vedere i ministri Italiani che vanno ad elemosinare a Bruxelles, devono essere gli altri a venire in Italia.”

Insomma un discorso nazionalista per rilanciare i valori dell’Italia e degli italiani, affinché il popolo italiano torni ad essere protagonista e non un umile servitore degli altri popoli che arrivano da ogni dove e stanno letteralmente invadendo il nostro Paese.

“Perché non è giusto – ha detto Salvini – che i nostri giovani vadano a fare gli sguatteri a Londra, il lavoro lo devono trovare qui in Italia e noi dobbiamo cercare di darglielo.”

Negli ultimi tempi, invece, tanti, forse troppi soldi pubblici sono stati spesi per ospitare migranti provenienti da ogni dove, mantenuti e riveriti a discapito dei giovani costretti ad abbandonare la nostra terra per ritagliarsi un ruolo all’estero perché qui non hanno futuro.

Questo non va bene!

“Prima gli italiani – ha detto Salvini dal palco – poi gli altri.” Ed è scattata l’ovazione.

Angelo Bottiroli

Di seguito altre immagini dell’evento

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