Reca la firma congiunta del sindaco del Comune di Casale Monferrato e dell’assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia autonoma di Trento, il protocollo di intesa approvato dalle rispettive Giunte per la collaborazione nell’ambito del progetto di conservazione e valorizzazione del velivolo Ansaldo A.1 “Balilla” appartenuto al casalese Capitano pilota Natale Palli, che nel 1918 portò Gabriele d’Annunzio sui cieli di Vienna.

Il Protocollo d’intesa ha lo scopo di attuare – in accordo tra il Comune di Casale Monferrato proprietario del velivolo e la Provincia autonoma di Trento che ha in custodia il bene – interventi di conservazione e tutela che permettano di pervenire, nel 2020, alla restituzione del velivolo al Comune di Casale Monferrato.


Il “Balilla” in questione è uno dei due soli esemplari ad oggi sopravvissuti dei 274 costruiti tra il 1918 e il 1925 e l’unico ancora in stato completamente originale. L’aeroplano – che fino alla fine degli anni Sessanta faceva bella mostra di sé presso Palazzo Langosco, a Casale Monferrato – fu successivamente affidato temporaneamente allo storico Museo Aeronautico Caproni di Taliedo (Milano) affinché ne curasse il restauro ma quando, negli anni Ottanta, le aziende Caproni cessarono definitivamente l’attività, il materiale storico ivi depositato fu affidato in comodato alla Provincia autonoma di Trento e fu così che anche il velivolo Ansaldo A.1 “Balilla” fu trasferito a Trento dove, a partire dal 2011, è esposto presso il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni.

Da quel momento, il Comune di Casale Monferrato e la Provincia autonoma di Trento sono stati impegnati nella ricostruzione dei passaggi succedutisi nei decenni precedenti e con il reperimento, da parte del Comune di Casale Monferrato, dei documenti originali attestanti la titolarità del velivolo (che, all’inizio degli anni Venti del secolo scorso, fu donato da genitori di Natale Palli al Comune di Casale Monferrato) le Amministrazioni coinvolte hanno cominciato a lavorare all’ipotesi di riconsegna del bene. Tuttavia, le precarie condizioni di conservazione in cui versa il velivolo (che quest’anno compie 101 anni) non hanno sin qui permesso la restituzione, stante il dovere di tutela nei confronti del velivolo storico, riconosciuto bene culturale di proprietà pubblica ai sensi del D. Lgs 42/2004.

Le parti hanno condiviso la volontà di riportare l’aeroplano storico alla città natale di colui che ne fu il pilota ed essendo stata riconosciuta alla Soprintendenza per i beni culturali trentina una competenza specifica nella gestione dei beni storico-aeronautici, il Comune di Casale Monferrato e la Provincia autonoma di Trento hanno ora siglato questo protocollo d’intesa per la collaborazione nel reperimento di mecenati e sponsorizzazioni che possano rendere disponibili i fondi necessari all’attuazione di un progetto di restauro,coordinato dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, finalizzato a permettere l’esecuzione degli interventi conservativi necessari a rendere possibile, nel 2020, il trasferimento del velivolo da Trento a Casale Monferrato.

«Sono particolarmente lieta di aver contribuito allo sviluppo del rapporto con l’Amministrazione della Provincia autonoma di Trento, proseguendo l’opera svolta dai miei predecessori – dichiara il sindaco di Casale Monferrato -. Ho proposto e auspicato di poter celebrare nel 2020 il ritorno del “Balilla” a Casale dopo 50 anni dalla sua partenza, nel rispetto della volontà espressa dal genitore di Natale Palli nell’atto di donazione del velivolo».

«Sono contento di aver potuto contribuire, con soddisfazione di tutte le parti coinvolte,alla ricomposizione di un’annosa vicenda che si protraeva da oltre quarant’anni – commenta l’assessore all’istruzione,università e cultura della Provincia autonoma di Trento -. La restituzione del velivolo Ansaldo A.1 non solo pone definitivamente fine alle tensioni che, in passato, in alcuni momenti hanno visto le nostre Amministrazioni contrapposte, ma segna l’inizio di una collaborazione permanente finalizzata alla conservazione e valorizzazione del velivolo storico, un bene al quale i trentini resteranno affezionati per averne potuto apprezzare per tanti anni l’importanza e il fascino della storia da esso raccontata in occasione delle visite al Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni dove, dal 2011, è tra i protagonisti indiscussi dell’esposizione permanente. Auspico inoltre che questa collaborazione possa stendersi anche ad altri settori».