Le classi terze della scuola secondaria di primo grado “R. Sineo” di Sale sono state in gita scolastica al Sacrario di Marzabotto (Bo) e poi, nel pomeriggio, a Bologna.
Il Sacrario di Marzabotto è stato edificato agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso per ricordare degnamente tutte le vittime della Seconda Guerra Mondiale e collocato nella cripta del fabbricato della Chiesa parrocchiale. I ragazzi sono stati molto attenti a quanto diceva loro la guida Umberto Conti, che da trent’anni studia la storia della Resistenza sulla Linea Gotica, la poderosa linea difensiva fortificata costruita dall’esercito tedesco nell’Italia settentrionale in seguito all’armistizio dell’8 settembre. Le località che si trovano nei pressi di questo apprestamento difensivo furono teatro di duri combattimenti tra le truppe tedesche e le forze Alleate che cercavano di aprirsi la strada verso la valle del Po. In particolare il Comune diMarzabotto e i vicini comuni di Grizzana Morandi e Monzuno, che comprendono le pendici di Monte Sole in provincia di Bologna, furono teatro dell’eccidio di Marbabotto, o più correttamente eccidio di Monte Sole. Un crimine contro l’umanità e uno dei più gravi crimini di guerra compiuti contro la popolazione civile perpetrati dalle SS in Europa occidentale durante la seconda guerra mondiale. Le vittime furono 1830, la maggior parte di esse oggi riposa all’interno del sacrario.
Dopo la visita al Sacrario i ragazzi, accompagnati dai docenti, si sono recati a Bologna, dove hanno pranzato al sacco sulle panchine del Parco della Montagnola.
Nel pomeriggio è stata fatta una lunga visita alla città, cominciando dal Sacrario di Piazza Nettuno, nato per iniziativa spontanea della cittadinanza, che fin dalla mattina del 21 aprile 1945 iniziò a depositare fiori e santini ricordo sul muro di Palazzo d’Accursio, che per mesi aveva visto (nell’angolo sprezzantemente battezzato “posto di ristoro“) le fucilazioni sommarie di partigiani e antifascisti ad opera dei tedeschi e delle Brigate nere.
Dopo la foto di gruppo ai piedi della fontana del Nettuno c’è stato tempo di visitare la città. Tra le opere e i monumenti visitati lo splendido “Urlo pietrificato”, il gruppo scultoreo realizzato da Niccolò dell’Arca fra il 1463 e il 1490 ed oggi custodito all’interno della chiesa di Santa Maria della Vita. Particolare attenzione è stata posta alla basilica di San Petronio, al cui interno è stata vista la meridiana di Domenico Cassini, la più lunga del mondo e la Cappella dei Re Magi che custodisce lo splendido affresco di Giovanni da Modena raffigurante il Giudizio Universale.
Bologna ospitò anche un diciannovenne Michelangelo Buonarroti, che qui lavorò come scultore per circa un anno, in seguito alla scomparsa di Niccolò dell’Arca. In molti punti della città sono ancora presenti sue statue, come l’aquila di sinistra delle due presenti sulla facciata di Palazzo d’Accursio e tra statue in San Domenico. In tutte queste sculture si possono osservare in embrione i tratti che poi avrebbero caratterizzato le successive grandi opere di Michelangelo.
A Bologna sono stati i ragazzi stessi a fare da Ciceroni, ognuno di loro aveva preparato un pezzo di spiegazione, da ripetere o leggere ad alta voce agli altri. Come vere e proprie guide turistiche si sono alternati al microfono, noleggiato per l’occasione insieme ad un auricolare per ciascuno.
La gita è terminata dopo cena. I 32 alunni e i 3 docenti sono rientrati a Sale in tarda serata, dopo aver cenato tutti insieme a Bologna.