Un ‘interessante iniziativa è stata promossa dal Comune di Tortona per Domenica 12 maggio, alle ore 17.00, quando a Palazzo Guidobono, sarà aperto il “cantiere” del Museo, che attualmente prevede una sezione archeologica e una sezione storico-artistica.

Per quanto riguarda quest’ultima, al primo piano di Palazzo Guidobono sarà possibile partecipare alla visita guidata dell’esposizione sperimentale della collezione ritratti, appartenente alle Civiche Raccolte Artistiche e Storiche. Si tratta di “prove tecniche” di esposizione, secondo criteri innovativi, delle tele e dei busti che la ricca e nobile storia tortonese ha tramandato. A presentare questo allestimento, ancora “in fieri” ma che rende godibile alla collettività, nella forma di “Un Volto, Una Storia”, questo patrimonio civico,  saranno Manuela Marini (curatore della sezione storico-artistica del Museo Civico di Tortona) e Cinzia Rescia (funzionario della Biblioteca Civica).


La riapertura della sezione archeologica del Museo, prevista al piano terreno e al piano interrato, come preannunciato nella conferenza pubblica che si è tenuta lo scorso 8 marzo presso la sede della Fondazione, avverrà per tappe successive, allo scopo di far conoscere al pubblico come si studiano e si conservano le testimonianze materiali del nostro passato e di condividere con la cittadinanza le scelte progettuali ed espositive.

Dopo la presentazione generale del progetto scientifico dell’esposizione, curato dalla Soprintendenza, a Palazzo Guidobono, nei Depositi archeologici comunali (Via Cereti, dietro al Museo Orsi) a partire dalle ore 18, si potrà visitare il cantiere di restauro di alcuni dei reperti destinati all’esposizione.

Recentemente, infatti, presso i Depositi archeologici comunali, è stato avviato il restauro di alcune iscrizioni, di elementi scultorei e architettonici di età romana, tardoantica e altomedievale destinati al futuro allestimento nell’ambito del Protocollo di intesa tra Comune, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e UBI Banca finalizzato al nuovo allestimento della sezione archeologica del Museo Civico di Tortona nella storica sede di Palazzo Guidobono.

Questo intervento segue a una serie di altri restauri, già avviati dalla Soprintendenza presso il Museo di Antichità di Torino su reperti di scavo di proprietà statale anch’essi destinati all’esposizione a Tortona.

La visita al cantiere (per piccoli gruppi, per ragioni di sicurezza) sarà accompagnata da Gian Battista Garbarino (funzionario archeologo territoriale della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria, Asti e Cuneo), Paola Comba (conservatore della sezione archeologica del Museo Civico di Tortona) e Carmela Sirello (restauratrice della ditta Sirello Restauri).

I restauri archeologici in corso si sono concentrati in particolare su un gruppo di iscrizioni romane, alcune delle quali già comprese nel lapidario vescovile o in altre raccolte antiquarie a partire dal Cinquecento. Attraverso queste ultime, il futuro percorso espositivo museale presenterà gli esordi della presa di consapevolezza da parte dei Tortonesi delle loro antiche origini.

Gli interventi hanno riguardato anche materiali metallici, con differenti problemi conservativi, ad esempio le tubature in piombo (fistulae aquariae) rinvenute in via Emilia nel 1934. Questi reperti, già presenti nel vecchio allestimento, presentano contrassegni e bolli che  fanno conoscere come avvenisse la gestione dell’approvvigionamento idrico nella città romana.

Accanto a queste testimonianze già da tempo conosciute, i restauratori stanno intervenendo su altre finora poco note o del tutto inedite, facendo emergere interessanti novità. Si tratta ad esempio di un frammento di statua femminile di grandi dimensioni, ispirata a modelli tratti dalla grande scultura ellenistico-romana. Nuovi dati stanno emergendo anche per la statua del cosiddetto “togato”, donato dalla città di Genova in occasione della prima apertura al pubblico del Museo nel 1911: recenti studi hanno proposto una rilettura critica che potrà ora confrontarsi con gli esiti del restauro in corso.

Un’altra importante novità è rappresentata da un insieme di elementi architettonici e arredi liturgici dell’VIII-IX secolo d.C.: anche se la precisa provenienza non è ancora stata accertata (forse dalla cattedrale, a quel tempo collocata sull’altura del Castello) questi oggetti, con le loro raffinate decorazioni a rilievo, documentano la vivacità culturale e la capacità di progettare di Tortona nell’alto medioevo.

L’apertura del “Cantiere del Museo” è resa possibile dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, della Compagnia di S. Paolo e di UBI Banca; l’iniziativa si avvale della collaborazione  tecnica dello Studio Architetto Nivolo, di Gabba Antichità e di Sirello Restauri.