È diventato subito il caso letterario dell’anno. Dibattiti, recensioni, ristampe; e l’attenzione di tutto il mondo.
“È un libro che accende, che fa discutere, che può dividere, ma al tempo stesso unisce intorno a una memoria che si fa viva pagina dopo pagina. Risoluto, mai tiepido, ci provoca e ci interroga, come fanno i libri destinati a risuonare dentro di noi, a restare a lungo con noi”. (Beatrice Masini, Direttore Divisione Bompiani)
Cervo in blu…d’inchiostro, l’appuntamento con la letteratura contemporanea e i suoi grandi protagonisti, si chiude con Antonio Scurati domenica 19 maggio – ore 17.00 – all’Oratorio di Santa Caterina di Cervo.
L’autore– candidato al Premio Strega 2019 – presenta M. Il figlio del secolo, un’opera grandiosa e audace che ci conduce a rivivere passo per passo il ventennio che ha cambiato per sempre la nostra storia.
Mussolini, rivoluzionario e dittatore, duce dalla mascella serrata e uomo sempre troppo solo, genio e macchietta: il figlio di un secolo che ci ha resi quelli che siamo. Non lo avevamo mai visto così da vicino, nemmeno i filmati Luce ci hanno mai restituito la sua viva voce con questa forza: solo la letteratura può farci capire davvero la parabola di una nazione, le sue immense speranze e i suoi tragici errori. Un “romanzo documentario” impressionante per la sterminata quantità di fonti che l’autore ha movimentato; e impressionante per il risultato finale che produce, spesso spiazzante. Fatti dei quali credevamo di sapere tutto, una volta destrutturati nei loro incredibili dettagli e, poi, abilmente rimontati, producono un’opera senza precedenti nella letteratura italiana e una storia d’Italia attraverso i fascisti che suona inaudita.
Il libro è in corso di traduzione in venticinque paesi.
Al libro è stata dedicata, sabato 11 maggio su Rai3, una serata evento per la regia di Alessandro Renna: un reading letterario interpretato da Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e Marco D’Amore.
<Perché dovrei parlare a questi uomini?! A causa loro i fatti hanno superato ogni teoria. È gente che prende la vita d’assalto come un commando. Ho davanti a me solo la trincea, la schiuma dei giorni, l’area dei combattenti, l’arena dei folli, il solco dei campi arato a colpi di cannone, i facinorosi, gli spostati, i delinquenti, i genialoidi, gli oziosi, i playboy piccolo borghesi, gli schizofrenici, i trascurati, i dispersi, gli irregolari, nottambuli, ex galeotti, pregiudicati, anarchici, sindacalisti incendiari, gazzettieri disperati, una boheme politica di reduci, ufficiali e sottoufficiali, uomini esperti nel maneggio di armi da fuoco o da taglio, quelli che la normalità del rientro ha riscoperto violenti, i fanatici incapaci di vedere chiaro nelle proprie idee, i sopravvissuti che, credendosi eroi votati alla morte, scambiano una sifilide mal curata per un segno del destino.
Lo so, li vedo qui davanti a me, li conosco a memoria: sono gli uomini della guerra. Della guerra o del suo mito. Li desidero, come il maschio desidera la femmina e, insieme, li disprezzo. Li disprezzo, sì, ma non importa: un’epoca è finita e un’altra è cominciata. Le macerie si cumulano, i rottami si richiamano a vicenda. Io sono l’uomo del “dopo”. E ci tengo. È con questo materiale scadente – con questa umanità di risulta – che si fa la storia>.
Dialoga con l’autore Giorgio Durante, docente di Storia e Filosofia al Liceo Vieusseux di Imperia.
Intermezzi musicali a cura dell’Associazione Musicale San Giorgio di Cervo.
Reading a cura dell’attrice Livia Carli.
ANTONIO SCURATI.Nato a Napoli nel 1969, è docente di Letterature contemporanee presso lo IULM di Milano dove dirige il Master in Arti del Racconto. Per anni ha coordinato il Gruppo di Ricerca sui Linguaggi della Guerra e della Violenza dell’Università di Bergamo. È anche editorialista de “La Stampa” e autore di numerosi saggi, tra i quali ricordiamo La letteratura dell’inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della televisione (Bompiani, 2006). In letteratura ha esordito nel 2002 con Il rumore sordo della battaglia (premio Kihlgren, premio Fregene, premio Chianciano), poi ripubblicato da Bompiani in versione aggiornata. Nel 2005, con Il Sopravvissuto, ha vinto la XLIII edizione del premio Campiello e nel 2008, con Una storia romantica, il Mondello. Della sua vasta produzione, tradotta in molti paesi, ricordiamo Il bambino che sognava la fine del mondo (2009, finalista al premio Strega), La seconda Mezzanotte (2011), Il padre infedele (2013, finalista al premio Strega) e Il tempo migliore della nostra vita (vincitore sia del premio Viareggio sia, di nuovo, del premio Selezione Campiello).
La Rassegna è ideata dalla prof.ssa Francesca Rotta Gentile e promossa dall’ Associazione Culturale Cumpagnia du Servu, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Istruzione del Comune di Cervo (delegato all’istruzione Annina Elena), del Comune di Imperia (assessore Marcella Roggero), del Comune di Sanremo (assessore Eugenio Nocita) e della Provincia di Imperia.
Il Progetto ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria Ufficio V – Ambito Territoriale di Imperia e l’autorizzazione come
corso di formazione docenti per gli insegnanti di ogni ordine e grado di tutta Italia: tutti gli incontri (totale ore 45:00) saranno registrati sul sito di formazione S.O.F.I.A del MIUR (iscrizione gratuita fino al 21 dicembre 2018) dagli istituti scolastici capofila per la formazione:
- Ruffini-Imperia: dirigente scolastico Paolo Auricchia
- Sanremo Levante-Sanremo: dirigente scolastica Anna Maria Fogliarini
Gli studenti che parteciperanno agli incontri letterari potranno avere le ore riconosciute come credito formativo.
Ingresso gratuito.