In una sala Romita strapiena di gente, con tante persone in piedi, venerdì sera si è svolta la presentazione ufficiale del candidato sindaco di CasaPound Orazio Barabino e dei candidati al consiglio comunale di Tortona.

Presenza di spicco il segretario nazionale di CasaPound Simone Di Stefano e il segretario regionale Marco Racca. I lavori sono stati aperti dal responsabile del circolo di Tortona Andrea Mantovani che ha fatto il riassunto della storia del gruppo CasaPound a Tortona nato tre anni fa con l’associazione “Azione Tortona“ che ha portato avanti battaglie importanti prima di tutto quella per l’ospedale.


Ed infatti è proprio l’ospedale è il punto è più importante del programma del candidato sindaco Orazio Barabino.

“A Tortona detto – Andrea Mantovani – non si può solo morire ma si deve anche nascere. E’ assurdo che è una città non abbia un presidio della polizia ferroviaria e neppure un tribunale che sono stati chiusi anni fa. La zona della stazione è pericolosa ci sono state diverse aggressioni nei pressi quindi controlli vanno sicuramente fatti e portati avanti e per questo è importante avere anche un presidio della polizia ferroviaria. Abbiamo portato avanti battaglie politiche importanti come quella sulle case popolari dove abbiamo raccolto circa 300 firme. Proprio sulle case popolari la settimana scorsa abbiamo inoltrato all’Azienda territoriale per la casa di Alessandria uno scritto dove documentiamo tutto il degrado.”

Mantovani ha ricordato anche gli interventi contro i parcheggiatori abusivi e le tante iniziative sociali.

In quest’ultimo campo spiccano le raccolte alimentari in realizzate ancora periodicamente il sabato con la distribuzione di generi agli italiani in difficoltà il giorno successivo, poi il Doposcuola sociale con l’assistenza gratuita alle famiglie che non possono avere questo servizio a pagamento che viene svolto gratuitamente grazie alle volontarie.

Poi la riqualificazione dei parchi per dare un esempio sociale per l’amore per la propria terra.

“Abbiamo scelto CasaPound – ha concluso a Mantovani – perché fa azioni concrete non si ferma soltanto alle parole.”

Il candidato sindaco Orazio Barabino sottolineato come Tortona fosse una perla nel triangolo industriale, un triangolo di cui non è rimasto nulla neanche nelle grandi città.

“Casa Pound – ha detto Barabino – può fare tanto perché vuole bene al Paese. Noi siamo nelle piazze e cerchiamo di avere risultati. Il nostro programma per Tortona é semplice e dobbiamo soprattutto riportare un ospedale a Tortona. La fondazione speso molti soldi ci sono apparecchiatore che non sono ancora utilizzate. Il Pronto Soccorso non può avere solo un medico di turno per un bacino che abbraccia una popolazione di circa 60.000 abitanti ma ce ne vogliono almeno due o tre. La gente non deve andare ad Alessandria, Novi o Casale per farsi curare ma deve venire a Tortona. Dobbiamo cercare di cambiare il trend dell’ospedale di Tortona che deve tornare ad essere un ospedale con tutti servizi al suo interno, una struttura sanitaria dove si fanno visite, operazioni, degenze e post degenze.”

“Sul recupero dell’ospedale – ha aggiunto Barabino – se avremo la possibilità di entrare in consiglio comunale picchieremo i pugni sul tavolo perché la sanità è un diritto che il cittadino deve avere al 100%.”

Un altro punto fondamentale quello stato quello relativo alle case popolari e alle abitazioni. Poi la riqualificazione dell’economia attraverso un indotto che possa valorizzare il centro storico.

“Tra commercianti, comune e altri soggetti – ha concluso Barabino – forse non c’è mai stata a una politica vera per la rivalorizzarione della via Emilia che è sempre stato un salotto di Tortona ed ora non è più. Bisogna essere attrattivi e bravi a valorizzare le eccellenze di Tortona: abbiamo il pane, le fragole, il vino Timorasso, il formaggio Montebore, i baci e tanto altro potremmo vivere di luce propria grazie al turismo ma mancano alberghi e strutture ricettive. Non ci sono hotel e c’è da chiedersi perché nessuno dei precedenti amministratori abbia mai contattato le varie catene alberghiere per realizzare una struttura in loco o magari anche in periferia ma che possa accogliere turisti.”

Il segretario regionale CasaPound Marco Racca ha ringraziato il sindaco Bardone per l’uso della sala del municipio perché non capita spesso di trovare delle amministrazioni che concedono l’uso di locali pubblici a CasaPound. Poi ha sottolineato il fatto che dove CasaPound è riuscita a far eleggere i consiglieri comunali e possibile fare qualcosa di importante perché si aprono i cassetti e si fanno uscire le notizie. Ecco perché è importante che i tortonesi votino CasaPound al fine di eleggere almeno un consigliere comunale.

Il segretario nazionale del partito, Simone Di Stefano ha sottolineato in in particolare l’importanza delle tematiche europee. “Siamo per il lavoro – ha detto Di Stefano – il reddito di cittadinanza è un buco nell’acqua clamoroso a livello economico l’Italia sul baratro e stiamo scivolando dal G7. Quando c’era la lira tutto funzionava bene oggi dopo vent’anni con due stipendi, gli italiani con due stipendi in euro gli italiani non riescono arrivare a fine mese. Prima chi lavorava con le lire non si accorgeva perché è il valore e il potere di acquisto era sempre uguale per i lavoratori. Il primo tema di CasaPound è l’economia, dobbiamo dare un futuro ai nostri figli invece adesso se sei italiano sei discriminato.”