Ho letto il vostro articolo dedicato all’incontro tra Chiodi ed i commercianti.
Ci sono due foto emblematiche: un gruppo di commercianti con dei volti dall’espressione mogia e poco allegra in una e Chiodi con due collaboratori dall’aspetto fiducioso e sereno nell’altra.
E’ un emblematico spaccato del distacco tra politica e realtà: la realtà è preoccupante, la politica surreale.
Per rimettere in gioco i cinque negozi chiusi che la redazione Oggi Cronaca ha puntualmente segnalato non bastano alcune soluzioni palliative di routine come messa in rete o cambi di percorso del traffico o manifestazioni di richiamo: se non ci sono soldi nessuno spende e se si continua in questo modo il problema non si risolve.
Peraltro la chiusura di esercizi commerciali provoca un danno che è ben peggiore delle chiusure stesse: si perde la frequentazione tra le persone, frequentazione che è favorita dagli acquisti tranquilli, rilassati e rilassanti che permettono lo scambio di quattro parole tra esercenti e clienti o tra clienti e clienti.
Gli acquisti anonimi attuati per la maggior parte in centri commerciali ci portano ad essere più superficiali, distratti e distraibili. Diventate importanti futili tematiche(tipo calcio, vite di vip, ecc. ecc.), ci scordiamo dei problemi reali e della politica reale: quante sedi di partito hanno ancora una frequentazione apprezzabile in Tortona?(intendendo come apprezzabile una frequentazione di 50 o 60 persone a settimana, pensando ad una città di 22000 unità ed un bacino di interesse della stessa dimensione).
Volevo precisare che non volevo polemizzare con il candidato della lega Federico, che saluto cordialmente, ma ho semplicemente preso spunto dall’articolo sul commercio locale per innescare qualche riflessione che possa andare oltre le soluzioni di contingenza ed esigenza di tattica politica.
Ribadisco che il pericolo legato alla chiusura di negozi cittadini è che si perda la frequentazione ed il confronto dialettico tra le persone, che purtroppo è molto peggio della chiusura ,seppur dolorosa ,di alcuni esercizi commerciali.
Confido pertanto nella redazione di O.C. per avviare un serio dibattito che possa affrontare il problema specifico, parte comunque di una problematica più generale.
Saluto e ringrazio la redazione per l’eventuale attenzione.
Orsi Ing. Pasqualino